Sono milioni gli appassionati di videogame che nel corso degli anni hanno giocato ai videogiochi. Stilare un elenco dei più iconici non è semplice e prevede necessariamente una qualche esclusione eccellente. Si è scelto di privilegiare i più giocati e al contempo quelli capaci di segnare un’epoca storica, diventando spesso un fenomeno di massa accompagnato da merchandising o film. Per forza di cose si sono perciò esclusi i videogiochi da sempre presenti nelle classifiche come i tradizionali giochi di carte, dal poker alla briscola. Sono altresì esclusi passatempi come scacchi e dama, che hanno riscoperto grande clamore grazie alle loro versioni online. Lo stesso vale per tutto il macrosettore dei giochi online che comprende anche slot machine come slot ‘degli dei’ Gates of Olympus o Book of Ra o Galline per citare alcuni nomi popolari, roulette e baccarat o Blackjack, che non saranno menzionati nella lista seguente.
Probabilmente è impossibile non partire dal primo videogioco in assoluto, cioè Spacewar! Si torna indietro nel tempo di qualche decennio, in particolare nel 1962, anno in cui vide la luce questo gioco elementare dalla grafica più che basilare. Da questo momento in avanti è possibile parlare di videogiochi pensati per intrattenere il pubblico. Per trovare però il primo in grado di fare la storia è necessario attendere gli anni ’80, più precisamente in Giappone. Qui nasce Pac-Man, ancora oggi cultura pop mondiale e tale da conquistare un posto al MoMa di New York.
Cinque anni più tardi prende vita l’idraulico più famoso al mondo e ancora oggi al vertice delle classifiche, anche grazie al recente film campione d’incasso: si tratta di Super Mario. Da quel momento in avanti le uscite sono state regolari e con più di 20 titoli promossi dalla casa madre, che vanta oltre 800 milioni di copie vendute totali.
Un nuovo paradigma nel mondo dei videogame viene dato dalla fuoriuscita di The Sims. Si tratta di un gioco che ha indubbiamente segnato un’epoca perché per la prima volta si è trattato di poter disporre liberamente del proprio personaggio all’interno del gioco, senza cattivo da sconfiggere, damigelle da salvare o obiettivi da raggiungere. Un fenomeno mondiale che ha portato il titolo (a cui poi sono seguite una serie difficilmente calcolabili di espansioni) a vendere oltre 200 milioni di copie.
Un’altra pietra miliare è stata posizionata da Grand Theft Auto, anche in questo caso fortunatissima saga da più e più capitoli. Impossibile, per chiunque mastichi un po’ di gergo gamer, non aver mai sentito parlare di GTA. A questo titolo si deve una grande rivoluzione nel mondo dei videogiochi, vale a dire la mappa aperta. Non solo quindi la possibilità di disporre liberamente del proprio personaggio ma in questo caso lo step è successivo. Il giocatore può scegliere i percorsi da fare, come e quando approcciarsi alle missioni oppure semplicemente esplorare il gioco. Nel mondo degli sparatutto lo spartiacque è stato senza dubbio Call of Duty, per cui basta leggere quanto incassato negli USA per comprendere la portata del titolo: 30 miliardi di dollari di incasso, con le stime ancora non aggiornate al 2023 ma ferme all’anno precedente.