Dottore Carlo Iannace,
partiamo dall’argomento che le è più vicino professionalmente, quello della Sanità in regione. Uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del centrodestra di Caldoro è quello del risanamento dei conti nel settore. Ma è davvero così?
“Occorre tracciare un bilancio di quello che è stato in questi cinque anni dal punto di vista della sanità locale. Se parliamo di risanamento dei bilanci della sanità pubblica in Campania, dobbiamo parimenti sottolineare che nel contempo sono state tagliate gran parte delle prestazioni erogate sui territori di competenza. I cittadini si rendono conto solo oggi che alcuni dei servizi sanitari sono stati azzerati e in particolar modo faccio riferimento all’assistenza domiciliare e ai servizi per gli anziani. Insomma, tutto il mondo del sociale è stato annullato”.
Quale è lo stato delle strutture ospedaliere in Irpinia?
“Mi piace ricordare come Caldoro, in una delle sue tappe qui ad Avellino, si meravigliava rispetto alla chiusura di alcuni ospedali in provincia, senza però fare riferimento alle delibere che lui ha firmato e che di fatto hanno decretato il taglio di alcune strutture in Irpinia. Occorreva non solo tagliare ma riprogrammare meglio la sanità locale, decidendo sulle esigenze dei cittadini. Come ad esempio, l’attivazione del registro tumori, elemento che non è cosa fine a se stessa ma che rappresenta lo strumento di conoscenza, programmazione ed investimento di alcuni interventi sanitari che riguardano una branca particolare e delicata delle patologie conosciute”.
Iannace, lei è stato già sindaco di San Leucio del Sannio, in provincia di Benevento. Non è persona nuova all’amministrazione della res pubblica. In realtà, in che rapporti sono Iannace e la politica?
“Credo che tutto ciò che è sanità è anche politica. Basti pensare che il mondo della sanità in Regione, con annessi e connessi, coinvolge ben oltre la metà del budget regionale”.
Perché Vincenzo De Luca, perché il centro sinistra?
“Conosco da tempo immemore De Luca. Fu lui a sostenermi in prima persona quando mi candidai a San Leucio del Sannio, a capo di una lista piena di giovani alla prima esperienza, contro una formazione più esperta di stampo di centro destra guidata allora da riferimenti dell’on. Nunzia De Girolamo. Nessuno credette in noi eppure vincemmo. Spero che quella esperienza possa essere oggi di buon auspicio per De Luca”.
Il suo giudizio su Caldoro?
“La sua presenza è stata nulla come capo dell’amministrazione regionale”.
Se De Luca diventa il nuovo Governatore regionale, Iannace sarà uno dei suoi assessori?
“Spero prima di ogni cosa di dare un contributo importante all’elezione di De Luca perché lo merita l’uomo e lo merita la Campania e l’Irpinia. Il resto verrà da sé”.