“Avellino punto e a capo” è stato il titolo del confronto aperto con la città che l’Unione di Centro ha promosso stamane presso la sala dell’ex asilo Patria e Lavoro. L’iniziativa, annunciata da giorni, ha inteso avviare un percorso per la costruzione di un’alternativa all’attuale quadro politico ed amministrativo della città.
Al tavolo presenti il consigliere regionale Maurizio Petracca, il deputato Giuseppe De Mita, il presidente Ciriaco De Mita ed il consigliere comunale Alberto Bilotta.
Hanno preso la parola durante l’incontro il presidente dell’Ordine degli avvocati, Fabio Benigni, il presidente dell’Ordine dei commercialisti, Francesco Tedesco, il presidente dell’Ordine degli architetti, Fulvio Fraternali, il presidente dell’Ordine degli ingegneri, Antonio Fasulo, i consiglieri di minoranza al Comune di Avellino Battista e Giordano, l’ex vicensindaco di Avellino, Stefano La Verde ed il dirigente dell’Udc Avellino, Nicola Giordano.
In platea anche l’ex sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso ed il consigliere di maggioranza Genovese.
Ha aperto i lavori il consigliere Bilotta che ha subito messo l’accento sul recupero delle comunità, immaginando la città di Avellino senza periferie con una riorganizzazione dei servizi efficiente ed un’elevata qualità della vita. Inoltre, ha chiesto di evitare speculazioni sull’Isochimica e di concludere il processo di bonifica avviato “solo grazie all’azione del Procuratore Cantelmo”.
“E’ una manifestazione con una grande quantità di elementi simbolici – ha evidenziato il deputato Giuseppe De Mita – l’organizzazione segue la politica. La certezza che è venuta fuori dall’incontro di oggi è che il gruppo dirigente dell’Udc Avellino c’è.”
“Si evidenzia – continua De Mita jr – una disconnessione tra il punto di vista politico e l’Amministrazione. Osserviamo un consiglio comunale che fa passare il bilancio solo grazie ai transfughi. Noi invece siamo insieme a persone con posizioni politiche diverse ma che convergono su un punto: amare la nostra città.”
“Questa è la narrazione di una citta’ decadente. L’ Amministrazione non rappresenta più la città, è fatta di personaggi vari. Abbiamo fatto anche noi degli errori e non ci possiamo fermare solo alla critica. La città sa quali sono i problemi e ci chiede da dove e come si può ripartire. ”
“L’esperienza Foti non è mai nata – conclude – siamo qui per discutere su come si va avanti. Noi vogliamo aprire nuovi cantieri relazionali, non quelli che Foti ha in testa, non le opere ma le persone. Deve finire la logica di chi pensa che è proprietario del voto che ha avuto e che non dipende più da esso”.
Sulla stessa linea il consigliere regionale Maurizio Petracca che, in vista di eventuali nuove elezioni, apre a tutti tranne che ai transfughi che sono passati in maggioranza ed all’ex candidato sindaco dell’Udc, Dino Preziosi:
“Dopo due anni e mezzo non c’è un’idea di città, non si è mosso nulla se non lo scempio di Piazza Libertà. E’ fondamentale in questo senso avviare un discorso per non trovarsi impreparati insieme a tutte le forze politiche che intendono concorrere, con i cittadini, con il mondo delle professioni e le associazioni del mondo del volontariato. Vogliamo arrivare a nuove elezione con idee chiare.”
“Sottolineo – conclude Petracca – la fermezza della posizione del nostro partito in minoranza, posizione che possiamo condividere con una parte delle minoranze, come è accaduto oggi con l’onorevole Giordano ed il consigliere Battista che rappresenta Forza Italia, ma non con chi è passato dai banchi della minoranza a quelli della maggioranza o con chi è stato candidato a sindaco da noi e poi ha intrapreso una strada diversa.”
*A breve l’intervento integrale dell’ex presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita, all’iniziativa dell’Udc “Avellino, punto a capo”.