VIDEO e FOTO/ A Pietradefusi un murales per Piersanti Mattarella: “Chi sta dalla parte giusta non perde mai”

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A Pietradefusi un murales dedicato a Piersanti Mattarella celebra il sacrificio di un uomo che ha lottato con coraggio contro la mafia, diventando simbolo di legalità e giustizia. La scritta che campeggia sull’opera, “Chi sta dalla parte giusta non perde mai”, racchiude il senso di un impegno che ha segnato la vita di Mattarella, eroe della lotta alla criminalità organizzata.

Il murales non è solo un omaggio artistico, ma una riflessione sul significato della sua morte e sull’importanza di continuare a combattere per un futuro senza mafia. Come sottolinea il sindaco di Pietradefusi, Gaetano Musto, Piersanti Mattarella è diventato un simbolo di coerenza e dedizione al bene comune, un esempio di come “chi sta dalla parte giusta non perde mai”, anche quando il prezzo da pagare è altissimo.

Le motivazioni della sentenza emessa dalla corte d’assise di Palermo sono chiare nel descrivere il ruolo di Mattarella nella lotta contro la mafia. Secondo i giudici, “l’istruttoria e il dibattimento hanno dimostrato che l’azione di Piersanti Mattarella voleva bloccare proprio quel perverso circuito tra mafia e pubblica amministrazione, incidendo così pesantemente proprio su questi illeciti interessi”. Era un uomo che, da anni, aveva “caratterizzato in modo non equivoco la sua azione per una Sicilia con le carte in regola”, dimostrando un impegno incrollabile verso la legalità.

Piersanti Mattarella, presidente della Regione Sicilia, fu assassinato da Cosa Nostra il 6 gennaio 1980. La mafia lo uccise perché voleva portare avanti una serie di riforme che avrebbero modernizzato l’amministrazione regionale, liberandola dall’influenza mafiosa. Come hanno raccontato i “pentiti” Gaspare Mutolo e Giuseppe Marchese, Mattarella stava cercando di mettere un freno a quella rete di connivenze tra la politica e la mafia che aveva radici profonde nella Sicilia. Alla fine del 1979, Mattarella si era rivolto al segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Benigno Zaccagnini, chiedendo il commissariamento del Comitato Provinciale di Palermo, poiché aveva visto il ritorno di Vito Ciancimino, un potente politico mafioso, che si era alleato con l’ala andreottiana della Democrazia Cristiana, in particolare con l’onorevole Salvo Lima, uno dei principali referenti della mafia in politica.

Con la consapevolezza di mettere in pericolo la propria vita, Mattarella non rinunciò mai alla sua battaglia. La sua morte, dunque, non è solo la tragica fine di un uomo di Stato, ma il simbolo di un’Italia che ha pagato il prezzo della giustizia, del coraggio e della volontà di sconfiggere la criminalità organizzata.

Il sindaco Musto, nel ricordare la figura di Piersanti Mattarella, ribadisce che il suo sacrificio non è legato a una regione o a una provenienza, ma alla sua grandezza come uomo delle istituzioni e dello Stato, che ha dato la vita per un’Italia più giusta. “Non ci interessa se è campano, irpino, siciliano o lombardo… È stato un uomo delle istituzioni, dello Stato, della legalità, italiano morto per gli italiani”, afferma Musto.

A 45 anni dal suo omicidio, l’Istituto Comprensivo di Pietradefusi ha deciso di dedicare a Piersanti Mattarella una delle sue strutture, un gesto che sancisce la memoria di un uomo che ha segnato la storia del nostro Paese. La scuola, come simbolo di educazione alla legalità, diventa il luogo ideale per ricordare Mattarella e trasmettere alle nuove generazioni l’importanza di combattere contro la mafia, per un futuro che non smetta mai di essere dalla parte giusta” – conclude il sindaco Musto.