VIDEO/ L’Antimafia ad Avellino, Bindi: “Nel Vallo di Lauro la camorra non è storia, è attualità”

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Nel pomeriggio presso la Prefettura di Avellino si è svolta la conferenza stampa della Commissione Parlamentare Antimafia riunitasi stamane nel capoluogo irpino.

Presenti al tavolo gli onorevoli Mara Carfagna, Rosaria Capacchione, Marcello Taglialatela, Marco Di Lello, Massimiliano Manfredi, il Prefetto di Avellino Carlo Sessa e la presidente della Commissione, on. Rosy Bindi, che nel corso del suo intervento ha spiegato le motivazioni e gli scopi provinciali della presenza dei componenti parlamentari ad Avellino.

CRIMINALITA’ IN IRPINIA – “Lo scopo principale della nostra presenza qui ad Avellino è di avere uno sguardo generale sulla provincia ed in particolare sul Vallo del Lauro dove personalmente ero presente per l’inaugurazione del maglificio confiscato alla famiglia Graziano. Abbiamo ascoltato stamane i procuratori di Salerno, Napoli e Avellino: è emersa la consapevolezza che le famiglie criminali sono tutt’altro che isolate, che hanno una presenza condizionante sul territorio con capacità di espansione e di creare relazioni. Abbiamo ascoltato i rappresentanti di Libera, una sentinella indispensabile, ed il sindaco di Lauro: ci sentiamo di rafforzare l’attenzione per capire l’evoluzione in atto, guai a sottovalutarla. Rispetto ad altre realtà la situazione in provincia è meno critica mentre, appunto, risulta preoccupante la situazione nel Vallo Lauro e nella parte confinante con la provincia di Foggia. Richiede particolare attenzione la situazione delle fonti rinnovabili e delle pale eoliche”.

IL VALLO DI LAURO NON E’ STORIA, E’ ATTUALITA’ – “Se noi ci muoviamo è perché sono arrivati segnali che ci dicono che le mafie ci sono e vanno conosciute e combattute. La nostra presenza richiama una coscienza vigile della politica, dei cittadini oltre che delle Forze dell’Ordine. Sentir parlare di mafia a casa propria non piace a nessuno, ma questa è una sottolineatura che abbiamo voluto fare nonostante l’Irpinia sia un territorio che si caratterizza per assenza di criminalità organizzata tranne che in alcune parti di territorio. Il Vallo di Lauro non è storia, è attualità”.

NUOVA LEGISLAZIONE – “La prossima settimana inizia l’esame di una riforma strutturale riguardo alla destinazione dei beni confiscati alle mafie, frutto di un lavoro fatto da questa Commissione che ha raccolto elementi di conoscenza. Acquisiamo continuamente richieste di modifica normativa che saranno valutate dai gruppi parlamentari: in questo senso siamo un punto di osservazione molto sensibile rispetto a quanto proposto dai magistrati. Per combattere le mafie di oggi bisogna rafforzare l’ordinamento giuridico in tutti i settori, in particolare in quello degli appalti. Laddove ci sono i soldi la mafia interviene ma abbiamo gli strumenti per combatterla come è successo ad Expo: ci hanno provato, li abbiamo cacciati via. Non c’è settore che non sia di loro interesse, dobbiamo essere vigili”.

NON SERVE L’ESERCITO – “Per combattere la mafia non c’è bisogno dell’ esercito ma di un’ampia operazione di intelligence, di una magistratura forte e dell’aiuto della società. E’ evidente che il sindaco di Lauro, come qualunque altro sindaco, non deve essere lasciato solo”.

Off topic, in merito alle parole del presidente della Regione Vincenzo De Luca che diede dell’impresentabile all’attuale presidente della Commissione Antimafia, la Bindi ha preferito glissare dicendo: “Se voi non avete ascoltato scuse pubbliche, neanch’io ne sono venuta a conoscenza” .

Il Prefetto di Avellino, Carlo Sessa, ha evidenziato invece gli ultimi interventi realizzato nel Vallo del Lauro: “Dopo l’attentato al Maglificio 100QuindiciPassi, lo Stato ha dimostrato la propria forte presenza. Non c’è notte in cui le Forze di Polizia ed i Carabinieri non rastrellino il territorio: sono stati identificate 1500 persone, sono stati passati al setaccio gli esercizi commerciali coadiuvando questi interventi con una ampia attività di intelligence”.

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