Si sono costituiti pochi minuti fa presso gli uffici della Questura di Via Palatucci i due presunti autori dell’aggressione che ha ridotto in fin di vita il ventunenne mercoglianese Roberto Bembo. I due, poco piu’ che ventenni e gia’ noti alle forze dell’ordine, accompagnati dal loro legale, il penalista Gaetano Aufiero, hanno deciso di consegnarsi agli agenti della Questura di Avellino, il personale della Squadra Mobile agli ordini del vicequestore Aurilia, che gli davano ormai la caccia da ore. Nei loro confronti sarebbe stato gia’ firmato dal pm che coordina le indagini, seguite dallo stesso Procuratore Domenico Airoma, il sostituto procuratore Vincenzo Toscano, un decreto di fermo di indiziato del delitto di tentato omicidio e per la detenzione del coltello ( che non e’ ancora chiaro se e’ stato ritrovato o consegnato dagli stessi indagati) gia’ nelle prossime ore saranno trasferiti nel carcere di Bellizzi Irpino, in attesa dell’udienza di convalida del fermo di polizia giudiziaria spiccato dalla Procura di Avellino. Ancora in corso di accertamento quanto avvenuto poco prima delle sette di stamattina nei pressi del bar di Mercogliano dove e’ avvenuto il gravisso ferimento del giovane. Resta accreditata la pista della lite per futili motivi. Saranno le testimonianze e le eventuali dichiarazioni in sede di convalida dei due indagati a chiarire quanto avvenuto agli agenti della Mobile. Indagini lampo, quelle condotte da Polizia e Procura, che hanno dato poca scelta, se non quella di consegnarsi ai due ricercati.
Redazione Irpinia
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