AVELLINO- Venticinquemila pagine di atti, tra informative, intercettazioni, decreti, sommarie informazioni e interrogatori che dal luglio 2023, data della prima informativa depositata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino alla Procura costituiscono la “discovery” dell’inchiesta coordinata dal pm Fabio Massimo Del Mauro e dal Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma e dal Procuratore Aggiunto Francesco Raffaele, che hanno firmato qualche giorno prima della fine dell’anno ventisei avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dell’ex sindaco Gianluca Festa e di ex dirigenti comunali, amministratori, imprenditori e familiari e beneficiari delle presunte combine sui concorsi, quattro le procedure interessate. Un’indagine “monstre” quella che per una prima parte hanno chiuso i Carabinieri del Nucleo Investigativo e i militari dell’aliquota di Pg della Procura della Guardia di Finanza. Numeri a cui si aggiunge un altro dato. A comporre la discovery, con altri atti contenuti all’interno almeno settecento cartelle file. Un lavoro non facile anche quello per i legali dei ventisei indagati, che ora dovranno verificare gli atti relativi alle imputazioni a carico dei propri assistiti. In attesa che la Procura si determini sulla eventuale, anche se assai probabile (altrimenti ci sarebbe stato stralcio e archiviazione), richiesta di rinvio a giudizio nei confronti degli indagati.
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