AVELLINO – La Camera Penale irpina interviene sul valzer di incarichi in Tribunale a causa dei trasferimenti di magistrati, in particolare tra settore giudicante e Gip e incrocia le braccia per due giorni, proclamando un’astensione per il 12 e 13 giugno. Nella delibera del Direttivo della Camera Penale si legge: “Che si è assistito ad un considerevole aumento dei trasferimenti dei Giudici in servizio presso il Tribunale Irpino dall’ Ufficio del GIP Dibattimento, e viceversa; che, in una fase iniziale, la Camera Penale Irpina si era astenuta dal segnalare le criticità derivanti da tale fenomeno, in considerazione del fatto che lo scarso numerodei Magistrati occupati non poteva che determinare tale situazione, “accettata come ‘inevitabile'”.
Ma gli effetti sui processi penali, in particolare su quelli del Tribunale Collegiale, sono ormai evidenti: che, tuttavia, sottolineano i penalisti: “il reiterato mutamento delle funzioni continua ad avvenire senza soluzione di continuità, determinando – sul piano della pratica gestione dei processi iscritti a ruolo– conseguenze preoccupanti; che la Camera Penale Irpina non può continuare a rimanere silente di fronte a tale fenomeno”. Quali siano questi preoccupanti effetti è presto spiegato: “che la situazione denunziata vulnera l`integrità della giurisdizione e del contraddittorio, in considerazione del fatto che può accadere che un Magistrato che ha svolto la funzione di GIP in un procedimento penale può poi trovarsi nella
sezione assegnataria dello stesso procedimento per la fase dibattimentale; che tale eventualità, sicuramente non peregrina alla luce dello scarso numero dei Magistrati impiegati, non farebbe altro che determinare un rallentamento nella definizione dei giudizi pendenti dinanzi al Tribunale; che, infatti, di recente si è più volte verificato che processi a carico di detenuti, o di imputati sottoposti a misure cautelari, siano stati rinviati o perché il collegio non si componeva regolarmente o perché il giudice titolare era stato trasferito all’ufficio GIP, con conseguente necessità di riassegnare i i fascicoli ad altro giudice: il tutto sia con evidente violazione del principio di celerità del processo, soprattutto se a carico di imputati in vinculis, sia inaccettabile compressione del diritto alla libertà degli imputati, che sono da considerare non colpevoli fino a sentenza di condanna irrevocabile”. Per questo si sollecitano interventi da parte delle autorità competenti.