AVELLINO- Tutto da rifare per l’udienza predibattimentale nei confronti di dieci imputati per truffa in concorso ai danni di un’azienda milanese, accusati di essersi introdotti nell’home banking della stessa nel 2021 disponendo bonifici per svariate migliaia di euro. Quattro dei dieci imputati sono irpini, difesi dagli avvocati Raffaele Petrillo, Michele Fratello e Assia Iannaccone. Nei loro confronti la Procura di Milano, il pm Elio Ramondini ha coordinato le indagini, aveva chiesto il rinvio a giudizio. La Quarta Sezione del Tribunale di Milano, dove si discute l’udienza in fase predibattimentale, ha accolto dopo alcune udienze riservate alle questioni preliminari, la questione sollevata dall’avvocato Raffaele Petrillo, in primis sull’incompetenza territoriale, richiesta a cui si sono associati gli altri difensori. Il penalista avellinese ha messo in risalto come una pronuncia recente della Cassazione abbia individuato, in una analoga fattispecie di truffa con conto corrente attivato per far confluire i soldi del reato, nella sede dove si trova la filiale in cui era stato attivato il conto e non in quella di partenza, il luogo dove veniva commesso il delitto. E quindi, essendo stata attivata in provincia di Avellino, la competenza doveva essere del Tribunale di Avellino. Una eccezione accolta dai giudici. Per questo il Tribunale di Milano si è dichiarato incompetente territorialmente, per cui gli atti sono stati trasferiti alla Procura di Avellino, Napoli Nord e Nocera.
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