Trasporto di rifiuti speciali non a norma: arresti e denunce

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È costante l’attenzione dei Carabinieri del Comando provinciale di Avellino in relazione al contrasto del fenomeno del trasporto e dell’abbandono di rifiuti speciali e pericolosi. Dall’entrata in vigore del Decreto Legge n. 172/2008 sulle misure urgenti a tutela dell’ambiente, sono stati già 6 gli arresti effettuati dai militari di Avellino in tutta la provincia. Oggi, a conferma della presenza costante sul territorio, i Carabinieri di Ariano Irpino hanno arrestato altre due persone ritenute responsabili di aver trasportato rifiuti domestici ingombranti, speciali e pericolosi in assenza delle autorizzazioni previste dalle norme vigenti, mentre i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno denunciato a piede libero due pregiudicati che avevano avviato una vera e propria discarica per lo smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi. I Carabinieri del Tricolle sono riusciti, dopo alcuni servizi di osservazione sulle principali arterie di collegamento con l’area beneventana, a bloccare nelle adiacenze della Strada Provinciale 271 che collega il Comune di Grottaminarda e quello di Bonito un autocarro, con a bordo due persone della provincia di Avellino, contenente dieci volte il limite di metri cubi consentiti dalla legge di rifiuti pericolosi, domestici ingombranti e speciali. Per tale motivo, B.A. 25enne e D.R.A. 19enne di Grottaminarda sono stati tratti in arresto in flagranza di reato, d’accordo con la Procura della Repubblica di Ariano Irpino, per trasporto di rifiuti in mancanza dell’autorizzazione, iscrizione e comunicazione, come prescritto dalla legge 210 del 31 dicembre 2008 recante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania. Dell’arresto è stata data immediata notizia al Procuratore della Repubblica di Ariano Irpino Luciano D’Emmanuele, che coordina le indagini, unitamente al Sostituto procuratore Arturo De Stefano. Ora i due sono ristretti in regime di arresti domiciliari presso le loro abitazioni. I Carabinieri di Montella, invece, sono riusciti ad individuare a Caposele un’area adibita a discarica, all’interno della quale erano state costruite baracche in lamiera per ammucchiare rifiuti pericolosi, come batterie esauste, e dove sono state trovate anche tracce di amianto. Sparsi nell’area e divisi in grossi cumuli materiale ferroso, pezzi di veicoli, lavandini in acciaio, radiatori, contenitori in metallo, materiale in rame ricavato da cavi elettrici, nonché pneumatici. Per tale motivo e per evitare che i rifiuti potessero contaminare i prodotti agricoli coltivati nelle vicinanze dell’area di stoccaggio, i militari di Montella hanno sequestrato l’intera area del valore di 50mila euro circa ed in questo hanno deferito a piede libero due pregiudicati di Caposele, responsabili di aver di aver realizzato un deposito incontrollato abusivo di rifiuti tossici in assenza della prescritte autorizzazioni da parte dell’Autorità Amministrativa.

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