Tragedia Dello Russo, il Gip archivia il caso. Scagionati i due Carabinieri: legittima difesa

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I Carabinieri spararono per legittima difesa e non fu la loro condotta a determinare la morte del trentanovenne Antonio Dello Russo. E’ questa la conclusione a cui e’ giunto il Gip del Tribunale di Avellino Paolo Cassano, che ha sciolto la riserva dopo l’udienza che qualche mese fa era stata discussa a seguito dell’opposizione all’archiviazione da parte dei familiari di Antonio Dello Russo, difesi dall’avvocato Fabio Tulimiero dopo la richiesta di chiudere il caso avanzata dalla Procura di Avellino nei confronti dei due carabinieri in servizio presso la Compagnia di Baiano che erano finiti sotto inchiesta per omicidio colposo, difesi dall’avvocato Pompeo Le Donne. Le lesioni colpose non avrebbero avuto una concausa nella morte di Antonio Dello Russo. L’uso delle armi nella circostanza da parte dei militari era stato legittimo, come scritto nella memoria difensiva del legale dei due militari, l’ avvocato Pompeo Le Donne, una “estrema ratio”. Il decesso del trentanovenne di Mercogliano era avvenuto nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio 2019. I tre colpi che avevano attinto la vittima, le dichiarazioni di due testimoni che si erano trovati a percorrere il tratto di strada e avrebbero assistito al tentativo di investimento di uno dei due militari, quello che ha esploso i colpi contro la vettura e le conclusioni che le ferite non avrebbero un nesso con la morte, intervenuta per cause traumatiche dopo il violento impatto della vettura guidata dal Dello Russo contro un albero lungo Via Gaudi e le consulenze eseguite su delega della Procura di Avellino avrebbero determinato la decisione prima del pm titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Paola Galdo e ora anche del Gip. Una decisione che il legale della famiglia Dello Russo ritiene non abbia preso in considerazione alcuni aspetti, per cui si valutera’ la possibile richiesta di riapertura delle indagini: “Prendiamo atto della decisione del gip -ha spiegato l’ avvocato Tulimiero – pur non potendo minimamente condividerla. Lo Stato ha ritenuto, per il momento, di archiviare una notizia di reato scomoda, che avrebbe meritato di essere valutata al processo. I risultati delle consulenze balistiche, che dimostrano che i colpi furono esplosi ad altezza uomo, proprio all’indirizzo di Antonio Dello Russo, non sono stati minimamente considerati. Personalmente ritengo di non poter accettare una decisione del genere, forniremo tutti gli elementi per richiedere la riapertura delle indagini”.