“Tra virtù fede e amore”: a Montella mostra ispirata da Don Diego

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"Performance story" di Alessandro Papari. Uno dei dipinti in mostra

Sabato 5 agosto alle ore 18:30, taglio del nastro a Montella, presso villa De Marco, della Mostra d’Arte Contemporanea “Omaggio a Don Diego Cavaniglia ed al monumento degli innamorati in San Francesco a Folloni: tra mito, natura, virtù, fede, amore e morte”, curata da Francesco Caloia, promossa dall’Officina Culturale “La Casa di Giuseppe Casciaro” di Nusco, sede operativa Rocca San Felice, con il patrocinio del Comune di Montella e della Comunità Montana Terminio Cervialto.

All’inaugurazione saranno presenti, oltre a diversi artisti tra i 30 che hanno raccolto l’invito a realizzare un’opera ispirata al conte di Montella e al suo cenotafio, il curatore Francesco Caloia, Teodoro Boccuzzi, presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, Rino Buonopane, sindaco di Montella e presidente della Provincia, Gianni Marino, presidente dell’Officina culturale e don Salvatore Sciannamea, rettore del Goleto.

Nel corso della cerimonia saranno declamate dagli autori Gaetano Calabrese, Giuseppe Iuliano, Moina Gaita, Rocco Granese e Tancredi Di Cicilia, poesie inedite su Don Diego Cavaniglia.

L’Officina culturale Giuseppe Casciaro, inoltre, premierà l’artista più anziano e l’artista più giovane che hanno partecipato all’esposizione con una targa a bassorilievo che riproduce “La Madonna del mausoleo di Don Diego Cavaniglia” di Jacopo della Pila, riprodotta dallo scultore e maestro arianese di arte sacra nonché docente del Liceo Artistico Ruggero II di Ariano Irpino, Flavio Grasso. Saranno quindi premiati il Maestro Enzo Angiuoni con un premio alla carriera d’artista e promotore d’arte e Lucienne Delfinetti, giovane e promettente studentessa del Liceo Artistico “Maiorana” di Grottaminarda con un premio quale augurio per una brillante carriera d’artista.

Obiettivo della mostra far dialogare l’arte contemporanea con la storia, ispirare nuove opere plastiche, pittoriche e poetiche, valorizzare un monumento di grande pregio.

Il cenotafio di Diego I Cavaniglia, realizzato dallo scultore Jacopo della Pila per volere della vedova, si trova nella sacrestia della chiesa di San Francesco a Folloni. E’ stato adottato a monumento degli innamorati poichè la contessa, Margherita Orsini, nonostante costretta a risposarsi, volle essere sepolta accanto al primo marito, ai piedi del suo sarcofago. Diego I Cavaniglia (1448 – 1481) è stato un nobile e condottiero italiano, conte di Montella e Troia. Morto nella battaglia di Otranto. Il primo marzo del 2004, nel corso di lavori al convento, fu ritrovato il suo scheletro che conservava parte dell’abbigliamento funebre, comprendente la “giornea” che, ad oggi, rappresenta l’unico originale di questo indumento mai ritrovato.

Dunque un monumento di grande pregio culturale ma anche dal grande fascino per la storia e le storie che vi ruotano intorno testimonianza di antiche vestigia, di cavalieri erranti e di amori romantici.

Questi gli Artisti in mostra:
Alessandro Norelli, Alessandro Papari, Anna Coluccino, Anselmo Di Paola, Antonio Restaino, Carmen Delle Donne, Dina Pascucci, Emidio N. De Rogatis, Emilio Bellofatto, Enzo Angiuoni, Fabiana Minieri, Felice Storti, Flavio Grasso, Francesco Caloia, Gala Mirabella, Giovanni Losanno, Giuseppe A. De Respinis, Giuseppe Di Marino, Iolanda Taurasi, Lucienne Delfinetti, Luigi Prudente, Marco Memoli, Michele Prudente, Moira Dell’Infante, Nadia Marano, Nicola Guarino, Rosa Andreottola, Tony Salvo, Salvatore Pastore, Salvatore Pizza (Anonimo Reggiano).

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