Tra Puc, Mercatone, lotti minimi e gestione

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Le ultime notizie di Radio Fante, parlano di un documento che si dovrebbe approntare per riportare la serenità a Piazza del Popolo. Nel documento, probabilmente alla fine sarà il politichese ad emergere e a confondere ancor di più, gli attoniti spettatori della politica irpina. Alla fine, di Puc, lotti minimi, Mercatone, viabilità etc.etc. neanche una parola. Lanciamo la scommessa sicuri di vincerla perché convinti che alla fine, tutti i diverbi e le polemiche tra Galasso ed Adiglietti, Micera e Rotondi, i figli della quercia e i petali dei fiorellini, hanno un solo comune denominatore. Il nome è la gestione del potere. In qualsiasi ambito politico, di centrodestra o di centrosinistra che sia, la gestione, che in alcuni casi equivale a lottizzazione, la fa da padrone. Gestione uguale a spartizione per difendere il castello dall’assalto dei bassi istinti e dalle ambizioni di chi vuol guidare il processo. L’importante è stare in sella, avere un ruolo per sé e la… propria famiglia, e riuscire a non far sapere alla destra cosa riesce a combinare la mano sinistra. Il decadimento della politica è anche questo. E’ facile incontrare personaggi in cerca di autore che sono rappresentativi delle istanze della gente senza averne i necessari requisiti. Sono in aumento i professionisti della politica. Quello che accade al Comune di Avellino succede alla Provincia, rimbomba a Santa Lucia e in qualsiasi Ente locale e non. Signori siamo alla frutta. Nella Repubblica delle Banane, continua l’acculturamento. Dopo i Pit, Por, Feoga, Ato, Asse, Asi, etc. i giornali sono pieni di Puc. Scusate se disturbo, ma le convenzioni, i contributi, le nomine, gli affidamenti, il permissivismo e le agevolazioni , per non parlare di concessioni, sono o non sono tutti figli e figliastri della gestione? Se è così, mamma politica è una grande puttana…….

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