Teatro Gesualdo-Iermano alla Provincia: Le promesse non bastano più

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Avellino – Un teatro autonomo, di spessore e soprattutto dell’Irpinia. Con questi auspici l’assessore alla Cultura del Comune di Avellino, Toni Iermano, il presidente del Cda del ‘Carlo Gesualdo’ Gennaro Iannarone e i componenti del Consiglio di amministrazione, hanno presentato la stagione 2005/2006. Si parte con Massimo Ranieri. Lo scugnizzo della canzone italiana ‘rimpiazza’, con quattro serate, l’etoile della Scala Alessandra Ferri. Cambio che modifica il cliché della prima teatrale ma che, involontariamente, si inserisce nel progetto di rilancio della struttura pensato dal Cda del Gesualdo. Un tuffo nella contemporaneità, per dirla con Iermano, teso a scrollare quel residuo culturale che vedrebbe ancora il teatro come luogo e momento elitario. Ma a frenare l’entusiasmo ci pensano i conti. Poche le risorse messe a disposizione della struttura. La stagione passata ha visto la Regione stanziare un finanziamento pari a 600mila euro, la Provincia di Avellino 300mila e il Comune 258mila. L’amministrazione di piazza del Popolo ha dovuto inoltre accollarsi l’onere della gestione e della manutenzione dello stabile per un totale di 116mila euro. Come dire… ‘senza soldi non si cantano messe’. “Il Comune, nonostante la volontà di mantenere viva la struttura, non riesce a sostenere da solo il teatro – ha spiegato l’assessore Iermano – Insieme all’assessore Barile abbiamo pensato di elargire un finanziamento straordinario. Si tratta di altri 170mila euro che dovranno essere approvati dalla Giunta”. E non finisce qui. L’esponente dell’Esecutivo cittadino assicura: “Se non ci dovessero essere aiuti, tutte le risorse finanziarie che entreranno nelle casse dell’Assessorato alla Cultura saranno messe a disposizione del Teatro Gesualdo. Attendiamo risposte concrete anche dall’Ente Provincia: le promesse non bastano più”. E nonostante il risparmio del 50 per cento su spese che non intaccano la funzionalità del teatro, il Cda si è visto costretto a gravare sulle tasche degli utenti: chi si servirà del teatro dovrà pagare. Ma l’ottimismo impera. Molto dipenderà anche dai nuovi sponsor. Oltre ai ‘fedelissimi’ Air, Asi, Poligrafica Ruggiero e Paolo Scoppettuolo, da quest’anno scendono in campo l’Ept, la Banca Popolare di Bari, il Consorzio di Cooperative Costruttori, Gedi Martone e il Gruppo Pugliese. In attesa, dunque, di qualche boccata di ossigeno, giovedì si parte in grande stile. Novità della stagione 2005/2006, infine, la produzione propria del teatro: concerti di musica classica, opera lirica, commedie… tutto targato ‘Carlo Gesualdo’. (Marianna Morante)

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