“Sul taglio dei tribunali di Sant’Angelo dei Lombardi e Ariano Irpino l’attacco dei sindacati alle amministrazioni comunali appare improduttivo e ingeneroso. Il segretario della Cisl Irpinia Sannio, Mario Melchionna, riferendosi alle ultime proteste, parla di sceneggiate e ritardi, di rivolte che non portano a niente. Ad onor del vero, va detto che in questi mesi non abbiamo mai assistito a efficaci mobilitazioni del personale promosse dalle forze sindacali”. Così Rosanna Repole replica alle accuse delle rappresentanze sindacali.
“E’ vero che occorreva muoversi molto prima. Ma questo vale per tutti. Di sicuro ora è necessario che la classe politica e amministrativa nel suo complesso rifletta sugli imperdonabili errori commessi anche nella gestione della vicenda “soppressione Tribunali”, in particolare sull’incapacità di sensibilizzare le popolazioni coinvolte sull’importanza dei servizi essenziali colpiti dalle recenti riforme. Tuttavia proprio gli attacchi ai servizi essenziali in questa provincia hanno anche messo in luce i limiti oggettivi di quelle forze sindacali che, sebbene fortemente presenti negli ambienti di lavoro interessati dai tagli lineari, non sono riuscite ad organizzare produttive forme di protesta sul tema della Giustizia. Quella dei tribunali è questione aperta da anni ed è entrata nella fase acuta da almeno 24 mesi. Vorremmo capire perché le associazioni sindacali, in questo arco temporale, non abbiano protestato contro gli amministratori con la stessa veemenza degli ultimi giorni. Farlo adesso è troppo facile. Gridare ai ritardi degli amministratori, che non hanno poteri sulla geografia giudiziaria, ci sembra francamente fuori luogo. La Cgil continua giustamente a porre l’accento sulla mancata richiesta di proroga, ai sensi di legge, da parte del presidente del Tribunale di Avellino. Tuttavia ricordiamo che alla scadenza del termine per la presentazione di quelle richieste l’attuale Amministrazione comunale di Sant’Angelo dei Lombardi non era neppure in carica. Ma non ci sembra si sia sollevata una bufera da parte di chi oggi attacca e offende. In questo momento è bene evitare polemiche per ristabilire un clima costruttivo tra amministratori, politici, sindacalisti. Il tutto perché ai cittadini della provincia venga ancora garantito qualche servizio. Pertanto raccogliamo l’invito formulato anche dalle associazioni sindacali a collaborare, purché si tratti di una collaborazione fattiva e siano chiari per tutti i compiti istituzionalmente assegnati a ciascun attore».
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