In occasione della conclusione del progetto “Non vedo, non sento, non parlo”, iniziativa promossa dall’Impresa Sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, il manager dell’Asl di Avellino, Mario Ferrante, è tornato a parlare di medicina territoriale.
“La Centrale del 118 è stata spostata al Centro Australia,” ha ricordato il direttore generale. “Prima di questo trasferimento, eravamo noi a non far partire i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso dell’Azienda Moscati. Ora ci siamo spostati, abbiamo fatto la nostra parte. Il ritardo, quindi, non dipende da noi.”
Il sovraffollamento al Pronto Soccorso di Contrada Amoretta non è comunque da attribuire alla mancanza di un’offerta adeguata da parte del sistema di medicina territoriale. “Abbiamo due presidi ospedalieri sul territorio,” ha sottolineato Ferrante. “Quello di Ariano Irpino e quello di Sant’Angelo dei Lombardi, che operano con 40-50 persone ciascuno. Se poi al Moscati arrivano pazienti che si presentano autonomamente, anche da fuori provincia, non posso prevederlo.”
Infine, Ferrante ha ammesso che non è corretto definire il sistema della medicina di base come perfetto, ma ha rimarcato che “ci deve essere collaborazione, e ognuno deve fare la propria parte per risolvere le criticità come per la Centrale Operativa: era considerata un problema e l’abbiamo spostata” ha concluso.