Solofra – Settore conciario: le riflessioni di Olivieri sulla crisi

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Solofra – Il 2005 ha presentato un conto piuttosto salato al polo conciario con crisi del settore pellame, chiusure di opifici, Cassa integrazione straordinaria e mobilità. Il segretario provinciale della Femca – Cisl, Antonio Olivieri, si sofferma su una riflessione dell’ anno appena trascorso. “Il 2005 per l’ occupazione è stato un anno disastroso – spiega il sindacalista – sarebbe interessante capire i volumi, prodotti in termini di pellame, e il loro valore. I dati sembrano essere sempre gli stessi tranne una piccola oscillazione per i valori che sembrano aumentare, seppure in maniera quasi impercettibile. L’ occupazione decresce mentre le aziende si sono ristrutturate privilegiando il lavoro sommerso, precario ed extracontrattuale, cioè lo ‘straordinario’ pagato agli operai regolari. Questo modello ha penalizzato l’occupazione, favorendo la flessibilità senza alcuna regolamentazione sia sul versante occupazionale che sugli orari. Solofra, sul piano generale, non sta scegliendo il versante della qualità e della diversificazione produttiva, bensì quello della ‘deregolamentazione’. Ovviamente – sottolinea Olivieri – fatta eccezione per quelle poche aziende che si sforzano di rimanere nelle regole sia dal punto di vista legislativo che per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, la tutela ambientale e il mercato”. Tre risultano i risultati da raggiungere quest’anno secondo la Femca – Cisl: il contratto ai lavoratori conciari, per il biennio salariale, scaduto nell’ ottobre 2004; il blocco della spirale pericolosa nei confronti dell’occupazione e la ripresa della strada ‘virtuosa’ per lo sviluppo e il reddito. “Un paese – precisa Olivieri – dove aumentano i ricchi e diminuisce il ceto medio, ponendo cosi in risalto l’ aumento della soglia di povertà, è un paese cha va indietro e non guarda al futuro con ottimismo”. All’ amministrazione comunale, il sindacalista fa notare la mancata presenza di un Assessorato al Lavoro e all’Industria. (di Dante Grimaldi)


COMMENTO
Non sono sorpreso dell’analisi fatta dal responsabile della categoria della CISL. E’ necessario, a mio parere, decidere che fare? La regione ha stanziato 15 miliardi di cvecchie lire per il distretto di Solofra. E’ possibile che il sindacato contratti sviluppo , ed occupazione e mette sotto osservazione le imprese affinchè i contributi pubblici non vanno a quelle che praticano lavoro sommerso , decentramento e non rispetto del CCNL. Altrimenti, fra qualche anno, le aziende che rispettano leggi e contratti sono fuori mercato. Istituzioni, Sindacati ed imprenditori uniti a difesa del lavoro.
di Raffaele Pirozzi
08/01/2006 – 14.00


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