Solofra – Il Gup del Tribunale di Avellino, Giovanfrancesco Fiore, ha rinviato a giudizio i 20 indagati sul caso delle lottizzazioni abusive a Solofra. Il processo inizierà il 25 ottobre presso il tribunale di piazza D’Armi.
Accolta dunque l’istanza del pm della Procura della Repubblica di Avellino, Teresa Venezia, che aveva chiesto il processo per abuso d’ufficio in concorso e falso ideologico nella città della concia.
L’accusa. Secondo l’accusa, sarebbero state constatate una serie di violazioni degli strumenti e dei regolamenti urbanistici comunali, tutti collegati ad una serie di provvedimenti emanati dalla precedente amministrazione comunale.
La Venezia ha confermato tutto l’impianto accusatorio spiegando che tre perizie tecniche e le testimonianze di alcuni cittadini residenti in alcuni prefabbricati nell’area oggetto dell’inchiesta, avrebbero dimostrato come per la cosiddetta strada privata Nigro non risultasse alcun assoggettamento della stessa via alla pubblica utilità.
Nella lista dei rinviati a giudizio ci sono nomi eccellenti della politica solofrana, tutti a vario titolo coinvolti nella lottizzazione abusiva finita nel mirino della Procura di Avellino e dei Carabinieri della Compagnia di Avellino, in particolare quelli della locale stazione di Solofra agli ordini del luogotenente Giuseppe Friscuolo; si va dall’ex sindaco conciario Antonio Guarino all’attuale fascia tricolore Michele Vignola. Indagati anche il consigliere di opposizione Paolo De Piano, il consigliere di maggioranza Pasquale Gaeta, l’ex consigliere Elio Visone, e i componenti della passata amministrazione Nicola Moretti e Orsola De Stefano, Ugo Martucci, Gerardo De Maio, Raffaele D’Urso, l’ex segretario generale di Palazzo Orsini Matteo Spinelli ed il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, l’ingegnere Ennio Tarantino.