Scomparsa di Domenico Manzo, sequestrati telefoni cellulari a più persone: il cerchio si stringe, svolta vicina?

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Alfredo Picariello – Stamane, alle prime luci dell’alba, i carabinieri hanno fatto visita alle abitazioni di una decina di persone tra Prata Principato Ultra ed Avellino. Hanno sequestrato i loro telefoni cellulari ed hanno perquisito le case. I militari sono alla ricerca di elementi utili per capire cosa sia potuto accadere a Domenico Manzo, il 69enne che, la sera dell’8 gennaio scorso, è scomparso da Prata, facendo perdere completamente le proprie tracce.

Gli investigatori starebbero seguendo delle piste ed il sequestro dei telefonini potrebbe avvalorare alcune ipotesi. Ora di deve attendere l’esito degli esami che saranno condotti sui cellurari di queste persone. Potrebbe stringersi il cerchio e si potrebbe scrivere finalmente la parola verità su un caso che tiene con il fiato sospeso in particolare i familiari di Manzo, i due figli in primis, assistiti dall’avvocato Federica Renna.

La scomparsa di Manzo, detto Mimì, è stata seguita con molta attenzione anche dalla trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto”. L’uomo è stato cercato a più riprese dai vigili del fuoco di Avellino, con delle vere e proprie “battute” con tanto di cani molecolari, droni e mezzi subacquei, proprio perché è stato scandagliato in lungo e in largo anche il fiume che scorre nella zona.

Le ricerche non hanno mai dato, purtroppo, gli esiti sperati. Manzo è stato visto per l’ultima volta verso le 22 dell’8 gennaio, ripreso dalle telecamere di un ristorante di Prata, mentre si dirigeva verso la stazione.

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