RiEvoluzione Irpina: la Festa del Fagiolo Quarantino, un caso nazionale

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Bentornato/a

Rieccoci con una nuova tappa con RiEvoluzione Irpina.

Cosa leggerai nella rubrica:

  • Volturara Irpina: un cuore paesaggistico nella Valle del Dragone 
  • Festa del Fagiolo Quarantino della Valle del Dragone

Mettiamoci a bordo!

Oggi, Cinzia e Roberto vi portano a Volturara Irpina (AV), in compagnia di Marino Sarno, Sindaco di Volturara Irpina e Alessandro Di Meo,  presidente della Pro Loco di Volturara Irpina.

Volturara Irpina: un cuore paesaggistico nella Valle del Dragone

Cinzia. Siamo alle pendici di uno dei monti più significativi: il Terminio. Il Comune di Volturara Irpina è disteso sul margine della conca della Piana del Dragone. Nel territorio sono presenti le “Bocche del Dragone”, grotte carsiche che vanno a formare delle sorgenti sotterranee che alimentano l’acquedotto di Cassano Irpino. Il paese ospita circa 3.256 abitanti, chiamati “Volturaresi”.

Roberto.  Cinzia, oggi siamo qui perchè a Volturara Irpina perchè c’è una Sagra molto discussa, anche a livello nazionale, ovvero la Festa del Fagiolo Quarantino, un evento che negli ultimi anni è cresciuto molto, anche in termini di produttività. Oltre al momento ludico si sono create attività legate alla produzione del fagiolo quarantino, dando un nuovo stimolo al territorio.

Cinzia. Qual è importanza e l’impatto sociale?

Roberto. Gli eventi in generale creano aggregazione, non è un fatto da sottovalutare, perchè nell’aggregazione si va a creare un collante per il tessuto sociale. Gli eventi sono una vetrina del territorio, ovviamente sta agli organizzatori decidere cosa mettere in vetrina. Un lavoro che registra un incremento costante dei visitatori e della parte produttiva del prodotto all’interno di una scenografia paesaggistica.

Cinzia. Sindaco, Voltura Irpina ha tracciato la sua storia, fatta di tradizioni e cultura locale. Cosa ospita il Museo etnografico della Piana del Dragone?

Marino. Nel suo interno ospita la nostra cultura, le nostre tradizioni soprattutto le nostre radici e i nostri antichi mestieri il tutto raccontato i attraverso l’esposizione di attrezzi agricoli e di antichi mestieri, indumenti e soprattutto visitandolo si respira e si intravede la Volturara che fu.

Evento Sagra del Fagiolo Quarantino

Cinzia. A Volturara tornerà la Festa dedicata al suo prodotto: il fagiolo quarantino. Roberto, quali sono le difficoltà nel far conoscere il proprio prodotto?

Roberto. La grande difficoltà delle Sagre in Irpinia è l’aspetto economico organizzativo, come ben sappiamo c’è bisogno di risorse, che spesso sono autofinanziate. A mio avviso, c’è bisogno di una programmazione seria delle Sagre, quando troviamo prodotti non legati al territorio, tutto viene inflazionato. La sagra ha bisogno di nuove visioni.

Cinzia. Un evento che arriva alla sua XII Edizione, qual è la sua origine e quali sono i risultati ottenuti negli anni?

Marino. Era il 2010, da circa tre mesi si era insediata la nuova Amministrazione del “ Sole”, Volturara attraversava un periodo difficilissimo, un paese che ormai si avviava al dissesto finanziario, con una crisi, ancora non completamente rientrata di settori che per anni erano stati fondamentali per l’economia locale, crisi dell’edilizia privata e della castanicoltura. In questo difficile contesto pensammo a questo, grande prodotto d’eccellenza, poco conosciuto e su cui si ci poteva lavorare. In poco più di un mese fu ideata e realizzata la festa del fagiolo che in pochi anni è diventata una delle feste più importanti della provincia e non solo e che insieme al presidio Slowfood del 2018 ha portato questo prodotto semi sconosciuto a eccellenza regionale e volano per la costituzione di nuove aziende agricole e soprattutto ha permesso la costituzione della prima associazione tra aziende agricole a Volturara l’associazione del fagiolo quarantino di Volturara Irpina presidio Slowfood.

Cinzia. L’attaccamento al territorio non ha fermato la XII Edizione. Quali sono state le difficoltà?

Marino. Le difficoltà di questa edizione sono state e sono economiche. Purtroppo la polemica sui fondi di Coesioni ha portato alla mancata programmazione dei POC, questo per Volturara ha significato il mancato finanziamento di circa 20.000, euro. Ciò non ci ha impedito di programmare una grande festa del fagiolo quarantino, ma si svolgerà in un solo weekend e non due come lo scorso anno.

Cinzia. Un evento che promuove il territorio, in questo caso quello di Volturara Irpina e registra migliaia di visitatori. Alessandro, quali sono le attività che i turisti possono fare nei tre giorni di festa?

Alessandro. L’evento è studiato per abbracciare e coinvolgere tutte le fasce d’età. Nel programmare gli eventi che proponiamo qui a Volturara, ogni volta, ci mettiamo nei panni dei visitatori, di quello che ci si può aspettare venendo qui a Volturara e sul perché debbano preferire noi a discapito di altri. Abbiamo scelto un cast artistico ad hoc per i più giovani; per le famiglie ci saranno diverse attività a disposizione, offriremo come Pro loco il servizio gratuito delle visite guidate presso la piana del dragone ed al museo etnografico; ci sarà la possibilità, per gli appassionati del trekking e delle arrampicate, di percorrere sentieri montuosi, usufruire delle vie ferrate e di arrampicata (le uniche certificate in Campania) tutto con l’ausilio di guide specializzate. Ancora, sempre per le famiglie, saranno organizzati laboratori artistici per i più piccoli con l’ausilio dell’artista Sirian Di Feo; verranno proposti dei pacchetti che offriranno la possibilità di toccare con mano il duro lavoro che si nasconde dietro le aziende agricole del posto. Insomma, pensiamo che le attività proposte potranno rendere ancora di più accogliente e piacevole la visita presso la nostra amata Volturara.

Cinzia. I Giovani di Volturara in che modo cercano di promuovere il proprio paese e cosa riscontrano?

Alessandro. Le modalità utilizzate sono diverse: vengono proposti eventi gastronomici che vanno dalle sagre ad iniziative più contenute come, ad esempio, aperitivi a base di prodotti tipici. Ci sono poi convegni che, attraverso il coinvolgimento di altre associazioni ed aziende locali, danno ulteriore risalto e valore ad i nostri prodotti. Ancora, ci sono tanti giovani che partecipano ad attività di volontariato che riguardano la pulizia delle aree verdi, la manutenzione dei sentieri e la riqualificazione degli spazi pubblici.

Non di meno importanza sono invece gli spettacoli musicali, teatrali, le mostre ed i laboratori creativi per la promozione dell’arte e la cultura locale. L’utilizzo e la gestione dei social media, attraverso la condivisione di foto e video, hanno  agevolato di molto la possibilità di creare contenuti che evidenziano ulteriormente le bellezze naturali del nostro paese ed è stato, quindi, molto più semplice far conoscere e creare un’immagine attraente di Volturara.

Per quanto riguarda le difficoltà riscontrate, invece, devo dire che non ci sono molti ostacoli che impediscono la realizzazione di questi tipi di attività. Gli unici limiti che si possono riscontrare, a volte, si trovano nella testa delle persone, prima negli adulti e poi, per ultimo, nei giovani. Molte volte veniamo criticati, altre volte accusati, e spesso “abbandonati”, ma, dal lato nostro, abbiamo sempre detto: solo chi non si mette in gioco non sarà mai criticato! Ed è proprio per questo che noi proseguiamo per la nostra strada, continuando imperterriti a portare avanti quanto di buono si può per rendere il nostro paese il fiore all’occhiello dell’Irpinia!

Cinzia. La Pro Loco rappresenta uno dei tasselli che fa da collante per una comunità. A tuo avviso, cosa si potrebbe fare per non mandare le tradizioni locali nel dimenticatoio?

Alessandro.La Pro Loco può adottare una serie di strategie mirate a coinvolgere la comunità e a trasmettere il patrimonio culturale alle nuove generazioni. Ecco, alcune idee per coinvolgere le nuove generazioni potrebbero essere, ad esempio, l’organizzazione di laboratori ed iniziative direttamente nelle scuole che, oltre a far conoscere e preservare le tradizioni locali, crea un legame emotivo più diretto tra i più piccoli ed il loro patrimonio culturale, oltre a renderli direttamente coinvolti in questi tipi di attività. Dai giovani passare poi agli anziani, attraverso una raccolta di testimonianze per toccare con mano quello che è stato il nostro passato, la nostra storia, le nostre radici.

Posso dire che un lavoro simile è stato già fatto e viene fatto continuamente dai soci volontari della Pro loco, infatti, il nostro sito internet è una testimonianza di tutto questo, è possibile consultare e scoprire racconti, leggende e storia di vita vissuta. Un vero e proprio archivio digitale consultabile da tutti. Oltre a questo tipo di iniziative, infine, è utile proporre anche attività che coinvolgano soprattutto turisti al di fuori di Volturara. Organizzare eventi che ricreano episodi storici o feste religiose e popolari tradizionali.

Questi eventi attirano non solo la popolazione locale, ma anche turisti, contribuendo a mantenere vive le tradizioni. Queste iniziative, se ben coordinate dalla Pro Loco, possono contribuire significativamente a mantenere vive le tradizioni locali, coinvolgendo l’intera comunità e rendendola parte attiva nella conservazione del proprio patrimonio culturale.

Cinzia. Come RiEvoluzionare Volturara Irpina. Chiediamolo anche ai protagonisti del territorio.

Marino. Abbiamo fatto tantissimo in questi anni di amministrazione, i fatti sono sotto gli occhi di tutti e ben visibili – opere pubbliche, ideazione e realizzazione di grandi eventi, lancio di prodotti d’eccellenza e dell’incantevole valle del Dragone, creazione di aree attrezzate, maneggi e tant’altro. Oggi chiediamo agli enti preposti di finanziarci quelle idee che sono diventate progetti definitivi ed esecutivi, grazie ai loro finanziamenti. In poche parole lo Stato e la regione ci hanno dato le risorse per disegnare la Volturara del domani, quella Volturara che se oggi cerca di resistere allo spopolamento, domani lo potrà sconfiggere definitivamente. Ecco ora dopo averci finanziato i progetti , questi Enti ci devono finanziare le opere. Ci devono finanziare la Volturara disegnata e nata dalle idee del Sole, quell’amministrazione che vuole portare a termine la sua opera e mettere in sicurezza il suo paese, la sua comunità. Finanziare i progetti che loro ci hanno aiutato a fare.

Alessandro. Per “RiEvoluzionare” Volturara Irpina, è importante combinare l’innovazione con la valorizzazione delle tradizioni locali, creando nuove opportunità che attirino e coinvolgano la comunità, mirando a creare un futuro attraente per le nuove generazioni senza perdere l’identità culturale del paese. Mi reputo molto fortunato a vivere a Volturara, è un paese in continua evoluzione, gli emigranti che ritornano a Volturara durante le festività in onore di Sant’Antonio di Padova, ogni anno, trovano un paese diverso rispetto a quanto lasciato l’anno precedente. Il lavoro svolto dall’amministrazione comunale, la fiducia e le possibilità che puntualmente ci vengono concesse fanno invidia a tutti i colleghi, volontari, delle altre Pro loco. Sicuramente non mancheranno le difficoltà, ma allo stesso modo sono tante anche le opportunità, basta saper inseguire i propri sogni.

Grazie!

FONTI: Comune di Volturara Irpina; Pro Loco Volturara Irpina.

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