Regionali, Martusciello: si vince scegliendo i migliori non chi ha casacche di partito

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AVELLINO- La parola d’ordine per Fulvio Martusciello è allargare la coalizione di centrodestra ai “migliori” e soprattutto riconsegnare ai moderati in Campania il ruolo maggioritario che gli spetta, in tutti questi anni relegato a quello di portatori di acqua. Dal congresso cittadino di Forza Italia ad Avellino, quello che al Viva Hotel ha scelto il consigliere comunale Gerardo Melillo alla guida del partito nel capoluogo, arriva il messaggio dei “forzisti” alla coalizione in vista delle scelte per le regionali di novembre in Campania. Proprio partendo dalla scelta dei vertici cittadini degli “azzurri” Martusciello ha ricordato come sia stata mantenuta la promessa quando è partita la riorganizzazione di Forza Italia: “Avevamo detto mai più nominati e così è stato. Ad Avellino abbiamo un direttivo aperto dove le donne e i giovani possano diventare dirigenti. Abbiamo scelto gente che conosce il valore degli elettori e la responsabilità della preferenza. Il partito in Campania è un partito radicato attraverso uomini e donne che hanno il consenso e vogliono metterlo a disposizione di questo progetto”. Il progetto è quello di una Regione che cambi marcia politicamente. “Giro la Campania e riscontro sempre più lotte interne tra comuni che litigano tra di loro perché ritenevano di essere beneficiari di un finanziamento e non lo sono stati. Altri invece hanno avuto un finanziamento e magari non avevano diritto. Tutto questo non può accadere, non può accadere in una regione che deve fare delle opportunità che arrivano dall’ Europa uno strumento per migliorare, lo strumento per potersi affrancare dal bisogno”. E rivolgendosi al presidente del Congresso ha raccontato: “se tu dove andassi stasera alla stazione a Napoli troveresti i treni di ragazzi che vanno a Torino a Milano che tornano che magari sono venuti a trascorrere un weekend con i loro genitori e vi chiedo per quale ragione i nostri ragazzi non devono avere le stesse opportunità che hanno i giovani del Veneto della Regione Lombardia che hanno ragazzi di Monaco di Baviera o di Madrid per quale ragione. Questa regione deve essere sempre relegata a una regione di serie B. Abbiamo sentito oggi nelle rivendicazioni territoriali. Qui addirittura mancano le cose fondamentali. Si deve pietire per avere l’acqua. Questo non può accadere, non accada più. Abbiamo la capacità di scegliere i migliori. Il centrodestra non ha sempre fatto così, diciamocelo francamente. Se noi non facciamo un’analisi serena degli errori che abbiamo commesso negli anni passati e quando dico abbiamo commesso metto me stesso, anche se non avevano responsabilità, anzi ero relegato ai margini di un partito che era degenerato nella sua organizzazione. Se non abbiamo la comprensione di quello che sono stati gli errori degli anni passati, noi non torneremo a vincere. Perché voglio tornare a vincere, voglio regalare ai campani un governo di destra. Dobbiamo essere consapevoli del dato straordinario che abbiamo in questa regione. I moderati sono sempre stati trattati da minoranza o sono sempre stati trattati come quelli che dovevano portare l’acqua ma che non dovevano mai poter esprimere i vertici. Se guardiamo la storia di quello che è accaduto ci rendiamo conto che è tempo che noi moderati ci riprendiamo quello che ci tocca. Il nostro ruolo è essere maggioranza. Abbiamo uno spazio politico straordinario e dobbiamo farlo e per fare questo non possiamo immaginare che si fa da un ragionamento per cui il candidato deve essere di giocare è uno sbaglio? Lo dico. Chiaramente chi vuole fare una politica di centro non può che stare in Forza Italia. È l’unico partito di tradizioni locale ed è l’unico partito che aderisce al Partito Popolare europeo”. Non ripetere gli errori. E Martusciello ha ricordato le ultime amministrative proprio nella città capoluogo “Quello che è accaduto alle comunali di Avellino guardiamo come un elettore di Fratelli d’Italia nello stesso momento, il giorno delle elezioni europee, assegna al suo partito alle elezioni comunali un 3,8 e poi nello stesso momento, 10 secondi dopo cambia idea e magari alle europee Fdi raggiunge il 18%. Perché accade questo? Perché quell’elettore in 20 secondi cambia? Perché gli hanno proposto una scelta sbagliata, perché gli hanno proposto un candidato che non poteva essere sicuramente vincente. Ricordiamoci le battaglie. Lo dico anche a ai nostri consiglieri comunali. Le battaglie che ho fatto. Personalmente c’ero. Chiedendo a Giovanni a Franco D’Ercole di impegnarsi direttamente e se avessimo fatto quella scelta probabilmente staremmo raccontando un’altra storia. E allora candidare anche il migliore di chi gestisce il partito. Soltanto se ci capiamo veramente, senza gelosie interne, senza difficoltà di far entrare chi è migliore di noi noi torneremo a vincere in questa regione. Questo è il messaggio vero che parte oggi dalla città di Avellino, un congresso che mette a centro della politica campana un partito che rivendica l’indicazione di poter dire: possiamo e dobbiamo vincere spogliandoci delle appartenenze partitiche. Lo dico con grande chiarezza anche a coloro che dicono il candidato spetta a Fratelli d’Italia. Non è vero. Non dobbiamo mettere un capitano, noi dobbiamo mettere colui che sia in grado di rappresentare un popolo, una politica e per far noi riteniamo come Forza Italia che la cosa migliore sia allargare. Cercare di prendere quei mondi che naturalmente non ci voterebbero e che invece con un candidato che non abbia una maglietta di partito che non ragioni in termini di appartenenza e politiche, possiamo raggiungere. Così siamo in grado di vincere Allora una sfida difficile. Mi rendo conto di una sfida impegnativa ma appassionante. E’ una sfida che noi siamo in grado di poter vincere perché abbiamo due elementi con i quali si vincono le elezioni: la passione e l’organizzazione. Non si vincono le elezioni solo con l’organizzazione, né solo con la passione. Ma le due cose vanno insieme e quindi in Regione Campania, in provincia di Avellino è in città da Avellino abbiamo entrambe le cose. La partecipazione è straordinaria Questo congresso, ma soprattutto i temi trattati, i suggerimenti che ci avete dato, ognuno di voi dimostra quanto sia importante questa comunità. Vedete, abbiamo imparato a chiamarci per nome prima anche questo non accadeva. Prima nelle varie province, magari non si conoscevano i coordinatori provinciali. Non si conoscevano i segreti comunali. Oggi si accorre tutte le parti della Campania soltanto perché c’è questo simbolo”. Anche Martusciello ricorda il leader e fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi: “Non è uscito dalla vita di ognuno di noi. E’ accanto a voi, oggi respira i nostri Congressi, vive perché vive non nella memoria, ma nella partecipazione che i giovani e le donne mettono quando c’è un evento di Forza Italia. La commozione che vediamo quando si ascolta il nostro inno, nella volontà di venire da tutte le parti, dalla regione Campania tanto perché c’è l’evento di Forza Italia. E allora ci rendiamo conto che abbiamo qualcosa che gli altri non hanno, che il centro sinistra non ha e che non potrà comprare con nessuna consulenza o distribuendo incarichi. E allora non abbiate timore di testimoniare la vostra partecipazione e la vostra passione a questo partito. Non abbiate timore di entrare negli uffici delle ASL pensando che magari mi possano ghettizzare soltanto perché testimoniate la partecipazione. Il futuro è nostro. Noi siamo pronti, siamo pronti a guidare un intero popolo che si è messo in marcia nel 1994 e che non è assolutamente stanco né di sperare e né di credere e con entusiasmo di oggi noi ci prepariamo ad una grande grandissima”.