AVELLINO- “Un’onta, perché si sostiene che io e le mie figlie ci saremmo rovinate la vita e la reputazione per una cifra di appena 3.000,00 euro”. E’ quello che ha scritto in una memoria di poche pagine Annamaria Scarinzi, la vedova dell’ex premier Ciriaco De Mita, che attraverso il penalista Nello Pizza, suo difensore, ha scelto di depositare una memoria difensiva all’attenzione dei giudici del Tribunale di Avellino nell’ambito del processo “Aias”- “Noi con Loro”, giunto questa mattina alla chiusura dell’istruttoria. La Scarinzi si riferisce ad una delle accuse contestate a suo carico, quella di aver ottenuto una somma di 3500 per attività legate alla Biblioteca dell’Associazione Noi con Loro che non sarebbero mai avvenute. Una tesi respinta con forza dell’imputata. La signora Scarinzi ha ricostruito tutto il suo impegno nel volontariato, quasi venticinque anni nella Croce Rossa e nel 1992 la nascita della “Noi con Loro”. I lavori di digitalizzazione degli ottomila volumi della Biblioteca per la Scarinzi, contrariamente alle accuse, ci sono stati, mettendo in campo anche professionalità importanti. I 3500 euro ottenuti, poi, sarebbero stati subito donati all’ Associazione. Respinta anche l’ accusa di una ingerenza nella gestione dell’Aias. In particolare le accuse del direttore amministrativo Francesco Grammatico, che anche in aula aveva ricordato come fosse stato messo fuori dalla porta dalla Scarinzi. Nella memoria viene ricordato che, come ammesso dallo stesso Grammatico lui e’ ancora “direttore amministrativo” dell’Aias, quindi nessuna ingerenza. Il processo è quello nato dell’inchiesta di Procura di Avellino e Guardia di Finanza sulle attività dell’ Aias e della “Noi con Loro” gestita da Annamaria Scarinzi.Gli imputati sono, a vario titolo, accusati, dei reati di peculato, riciclaggio,malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata.
Intanto l’udienza si è aperta con la deposizione dell’ ultimo teste della difesa, oltre alle dichiarazioni di uno degli imputati. Al termine dell’ udienza e’ stata chiusa ll’istruttoria dibattimentale. Il prossimo 15 maggio davanti al collegio presieduto dal giudice Gian Piero Scarlato e’ composto dai magistrati Pierpaolo Calabrese e Lorenzo Corona ci sara’ la requisitoria della Procura. In aula c’erano tutti i difensori degli imputati e la parte civile Aias, rappresentata dal penalista Raffaele Bizzarro
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