Processo Acs, cade la corruzione: quattro condanne per peculato, sei assoluzioni

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AVELLINO – Cade l’accusa più grave di corruzione e resiste al termine di un lungo processo solo alcune ipotesi di peculato. Si e’ chiuso con quattro condanne e sei assoluzioni il processo nato dall’inchiesta della Procura di Avellino sull’Acs e su presunte ipotesi di corruzione sugli affidamenti nei confronti di larga parte dei dieci imputati. Per molti di loro c’era stata anche una misura cautelare. Il verdetto giunto questa mattina dai giudici del Tribunale collegiale di Avellino presieduto da Lucio Galeota. Le condanne riguardano solo le ipotesi di peculato, assoluzione per tutti gli imputati per cui era stata contestata la corruzione.

LE CONDANNE

Quattro le condanne. A partire dall’allora amministratore dell’Acs Gabrieli Amedeo Alberto, condannato a quattro anni e otto mesi, poiché ritenuto colpevole dei reati di peculato limitatamente all’appropriazione delle autovetture aziendali, ad esclusione della appropriazione della bicicletta limitatamente all’appropriazione delle somme di euro 130,00, euro 851,00 ed euro 780,00, e, ritenuta la continuazione. Quattro anni e due mesi anche per Giugliano Luciana, anche in questo caso limitatamente all’appropriazione delle autovetture aziendali. Condanna a due anni e otto mesi per Ciccarone Carmine Antonello per il capo di imputazione relativamente all’appropriazione della somma di euro 130,00, con il riconoscimento di una circostanza attenuante. Due anni e otto mesi anche per Matetich Barbara anche per lei relativamente alla appropriazione somma di euro 851,00 e, riconosciute le attenuanti generiche. Il Tribunale ha anche applicato a Gabrieli Amedeo Alberto, Giugliano Luciana, Ciccarone Carmine Antonello e Matetich Barbara la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, perpetua per i primi due e per anni tre per il terzo e la quarta, nonche’ l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere prestazioni di un pubblico servizio, per anni tre. I quattro imputati erano difesi dagli avvocati Gerardo Di Martino, Costantino Sabatino, Fabio Tulimiero.

SEI IMPUTATI ASSOLTI

I magistrati del Tribunale collegiale di Avellino hanno mandato assolti Galluccio Sergio, Marciano Vincenzo, Freda Giuseppe, Aquino Mauro, Stingo Maria e Matarazzo Raffaele dai reati “perche’ il fatto non sussiste”. Erano stati tutti accusati di corruzione in concorso con Amedeo Gabrieli. Anche per lui l’assoluzione dall’accusa più grave. Cade anche l’accusa di corruzione elettorale per lo stesso Gabrieli Amedeo in concorso con Sergio Festa, difeso dall’avvocato Gerardo Santamaria. Per questo capo di imputazione e’ stata dichiarata la prescrizione. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Alberico Villani, Gaetano Aufiero, Claudio Frongillo, Ennio Napolillo. Come e’ noto la Procura aveva chiesto 11 anni di reclusione per Amedeo Gabrieli, 7 anni per Luciana Giugliano, 6 anni per Barbara Mathetic, 6 anni per Carmine Antonio Ciccarone, 6 anni per Pino Freda, 6 anni per Mauro Aquino, 6 anni per Sergio Galluccio, 6 anni per Vincenzo Marciano, 6 anni per Sergio Festa, 4 anni per Maria Stingo, 4 anni per Raffaele Matarazzo. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro trenta giorni.