È scoppiata la festa in città e in provincia dopo il fischio finale di Avellino-Monopoli: il +5 sul Cerignola a due giornate dalla fine del campionato è un margine che lascia ben sperare. Basta un solo punto — considerando la netta superiorità nella differenza reti — per riportare gli irpini in Serie B. Tuttavia, la gioia si intreccia con un dilemma tutt’altro che secondario: dove si giocherà la prossima, potenzialmente decisiva, partita in programma sabato alle 18:30 contro il Sorrento?
Fino a pochi giorni fa la sede indicata era Potenza, ma qualcosa sembra essere cambiato. Le autorità valutano nuovi scenari. Il match dovrebbe svolgersi senza tifosi ospiti, ma è difficile pensare che i sostenitori dell’Avellino si accontenteranno di vivere un momento così storico da dietro uno schermo. A Potenza si potrebbe prevedere un’affluenza anche di 10mila sostenitori biancoverdi, pronti comunque a raggiungere la città per festeggiare, con o senza biglietto.
Ma Potenza non ci sta. In vari punti del capoluogo lucano sono comparsi striscioni eloquenti: “A Potenza non si festeggia”. I tifosi rossoblù non vedono di buon occhio l’idea di ospitare la promozione degli irpini e l’atmosfera non può che farsi tesa.