La nota di Nancy Palladino: “Ho sempre pensato, sin dal momento della mia adesione forte e convinta al Partito Democratico nel 2007,
che questo partito potesse essere e diventare un grande partito, un ampio spazio politico capace di
esprimere diverse sensibilità provenienti da tradizioni e storie differenti e tutte degne di considerazione
pertanto non mi sono mai meravigliata della diversità di opinione mentre mi hanno sempre turbato
profondamente i continui attacchi di “cannibalismo”, che mai come adesso, in queste ore si stanno
consumando.
La mia storia personale ed il mio percorso politico parlano per me, non ho mai indossato un vestito diverso
a seconda della convenienza del momento, anzi, per la mia coerenza ho spesso pagato, preda di chi si
faceva gioco di un’appartenenza convinta e appassionata e spesso “canzonata” perché non in linea con il
tempo politico.
Ecco perché sono dispiaciuta di quanto dichiarato dagli amici di AREADEM ai giornali. Mi è sembrato
naturale e spontaneo offrire un contributo alla discussione di questi giorni sulla vicenda delle prossime
elezioni regionali partendo da un presupposto molto semplice: superare il “cannibalismo” appunto,
apportando alla discussione un contributo che potesse aiutare il partito e il Commissario Cennamo a
trovare una sintesi.
Un metodo che, tenendo conto della scelta di confermare i consiglieri uscenti, rafforzasse la lista del Partito
Democratico sull’idea di sviluppo per l’Irpinia e il rilancio di una classe dirigente che raccogliesse quella
idea.
Evidentemente questa considerazione è stata interpretata dagli amici di AREADEM come un “colpo basso”
nei confronti di un proponimento che pure è stato individuato e lanciato. Preferisco pensarla così e non
come si è voluto lasciar intendere che, il mio pensiero, fosse frutto di condizionamenti ed eventuali “cambi
d’abito” dell’ultima ora.
Il mio intervento, in realtà, voleva rispondere anche alle sollecitazioni affinché la politica parlasse,
finalmente, al femminile. Una risposta però così violenta e tanto inaspettata non può far altro che ferire
nell’animo e mortificare nel pensiero. Non sarà certo questo a ridurre passione e impegno ma dovrò
necessariamente fare una riflessione personale che non mortifichi il coraggio e la dignità che mi
contraddistingue da sempre nell’esternare le mie idee.
Me lo impone questo il rispetto per me stessa, donna impegnata in politica e coerente in tutti questi anni
che dopo essersi assunta la responsabilità di esprimere un pensiero ha anche il dovere di rivendicare il fatto
che esso è figlio di una propria capacità di analisi e non è vincolato da alcuno.
Rispedisco, pertanto, al mittente qualsiasi accusa o illazione che mi vorrebbe parte di un gioco tra fazioni
che non mi ha mai appassionato.
Voglio pensare che abbia potuto spaventare questa ricerca di autonomia, se così non dovesse essere allora
chi vive di retro pensiero continuerà a farlo e chi ha pensato di appuntarsi una medaglia per le dichiarazioni
che ho rilasciato nei giorni scorsi, quella medaglia se la tolga perché la mia storia politica non è in vendita e
non lo è mai stata”.
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