Omicidio Lippiello, il giovane presunto assassino era in regime di “messa alla prova”

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Omicidio Lippiello baiano

Era sottoposto alla misura di due anni di messa alla prova il diciannovenne Francesco Crisci, fermato all’alba insieme al padre Salvatore, 47 anni, per l’omicidio di Felice Lippiello, avvenuto il 6 febbraio scorso in Via De Santis a Baiano. Il 17 marzo 2023, quando era ancora minorenne, il baby rapinatore dopo essersi introdotto all’interno di un Tabacchi di Baiano, sotto la minaccia di una pistola, si era fatto consegnare la somma contante di 250 euro, dileguandosi a piedi dopo aver percosso violentemente la vittima. Per lui, dopo la misura cautelare del collocamento in una comunità era arrivata la decisione del Gup presso il Tribunale dei Minorenni di Napoli, che aveva trasformato il collocamento in comunità in una messa alla prova per due anni. Quella che in caso di convalida del fermo emesso nei suoi confronti dalla Procura di Avellino, rischia di essere revocata (e quindi sempre davanti al Tribunale per i Minorenni far partire un altro processo per rapina e lesioni e detenzione di arma). Il diciannovenne avrebbe anche altri precedenti per lesioni e minaccia. Una sfilza di precedenti ache per il padre Salvatore. A cui ora si aggiungono quello di omicidio e di detenzione di arma per cui il pm della Procura della Repubblica di Avellino ha firmato un decreto di indiziato di delitto, eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino.