Oggi Apple Pie Arcigay Avellino scende in strada per la parata dell’Irpinia Pride, portando con sé colori, corpi, voci e rivendicazioni. Una giornata di orgoglio e lotta, che quest’anno assume per noi un significato ancora più profondo.
“In queste ore, infatti, siamo fortemente preoccupati per Antonello Sannino, attivista LGBTQIA+, compagno di tante battaglie e per gli altri civili attualmente trattenuti in Israele. A lui e loro va il nostro pensiero costante e il nostro abbraccio collettivo. Chiediamo con fermezza che venga fatto tutto il possibile per garantire il loro rientro in sicurezza, il prima possibile. Mentre celebriamo la visibilità e la dignità delle soggettività LGBTQIA+, non possiamo ignorare il contesto geopolitico e umanitario in cui ci troviamo. Ribadiamo con determinazione la nostra contrarietà a ogni forma di guerra, di occupazione e di violenza sistemica. Condanniamo il genocidio in corso nella Striscia di Gaza, che non può essere taciuto né minimizzato. In questo scenario, riteniamo che il Pride di Tel Aviv, per quanto possa apparire come una manifestazione di diritti, venga oggi sfruttato come strumento di rainbow washing da parte dello Stato israeliano. Si tratta di una strategia che mira a coprire gravi violazioni dei diritti umani attraverso la vetrina dell’inclusività. Non possiamo accettare che le nostre lotte vengano usate per legittimare l’ingiustizia. Apple Pie Arcigay Avellino prende le distanze da ogni narrazione che normalizzi o giustifichi l’occupazione, repressione, genocidio. La nostra militanza si fonda su un principio semplice ma radicale: non c’è liberazione se non è per tutte e tutti. Oggi sfiliamo per i nostri diritti, ma anche per la giustizia globale. Lo facciamo senza dimenticare nessuno, e senza smettere di dare voce a chi viene messo a tacere. Ogni corpo in lotta ha valore, ogni vita sotto attacco merita protezione e ascolto. Il Pride non è una festa se non è per tutte le persone. Contro ogni guerra, per ogni liberazione” – afferma Apple Pie Arcigay Avellino.