Una “missione” nella Tuscia per studiare le strategie da mettere in campo per affrontare i cambiamenti climatici e il loro impatto sulla cultura della nocciola. Quella affidata dal presidente della Provincia Rizieri Rino Buonopane al suo capo di Gabinetto Franco Addeo, che ha partecipato alla due giorni di Assise Nazionale della Città della Nocciola, giunta alla sua diciottesima edizione, organizzata nella Scuderie di Palazzo Farnesi. Il primo cittadino di Marzano di Nola, come ha anche ricordato nel suo intervento alla due giorni di dibattito sul futuro delle coltivazioni di nocciola, oltre a portare i saluti del presidente della Provincia ha anche riferito di un “mandato preciso: va a Caprarola, capisci quella che è in generale la condizione della produzione corilicola e porta risultati in provincia di Avellino”. E non mancano gli spunti che gli interventi tecnici e politici hanno offerto all’inviato di Palazzo Caracciolo. A partire dalla elaborazione di un Regolamento provinciale per l’utilizzo dei fitofarmaci.
Per la nostra provincia, divisa in quattro ambiti si tratterà di una elaborazione abbastanza complessa, essendo divisa in quattro ambiti e richiederà uno studio maggiore in collaborazione con Università e Ordini professionali”. Nell’intervento Addeo fa riferimento anche all’area del Vallo di Lauro e alla necessità di avviare un discorso di “Agricoltura 4.0”. Un percorso che non può prescindere da due contributi essenziali: “quello delle istituzioni ad ogni livello, che devono garantire un coordinamento tra tutti gli “attori” istituzionali e professionali e quello della ricerca”. Un coordinamento necessario dunque da parte di tutti gli enti. Addeo e’ riuscito a strappare anche un impegno al presidente nazionale di “Città della Nocciola” Rosario D’Acunto ad ospitare proprio nel comune del Vallo di Lauro la ventesima edizione dell’Assise Nazionale organizzata per due giorni nel viterbese. Insieme al primo cittadino di Marzano anche una “pattuglia” di amministratori del comune irpino composta da Alba Muto, Imma Corbisiero e Italo Grandi.