Nargi non supera la maturità: bocciato il Rendiconto 2024, ora rischio scioglimento

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Laura Nargi non supera l’esame di maturità: bocciato il Rendiconto 2024, ora rischio scioglimento- Una metafora fin troppo calzante, considerato che proprio oggi migliaia di studenti delle classi quinte si sono cimentati con la prima prova scritta dell’Esame di Stato, quella di italiano. Ma stavolta a non superare la “maturità” è stata la sindaca di Avellino, Laura Nargi, che – a meno di un anno dall’insediamento – è incappata per la seconda volta sul bilancio comunale: prima quello di previsione, ora il rendiconto di gestione 2024.

La seduta del Consiglio comunale si è conclusa con il voto contrario di 18 consiglieri: 9 dell’opposizione e 9 provenienti dai gruppi legati a Gianluca Festa, ovvero “Davvero” e “W la Libertà”. A nulla sono valsi i 13 voti favorevoli, sommati tra i nargiani e i 3 dell’ormai ex Patto Civico.

A formalizzare il no al rendiconto, le capigruppo Teresa Cucciniello e Giovanna Vecchione, rispettivamente di “W la Libertà” e “Davvero”. Quest’ultima, tuttavia, ha lasciato aperto uno spiraglio: “La sindaca ha altri 20 giorni, attendiamo fiduciosi”, ha dichiarato in Aula. “Trovi lei il modo per sistemare il tutto”.

Parole che hanno suscitato l’immediata e dura replica di Nicole Mazzeo, capogruppo di “Coraggio per Avellino”: “Trovi il modo di fare cosa? Da donna ho passato mesi di sofferenza. Quanto detto alla stampa dal mio ex leader politico (Gianluca Festa, ndr) è intollerabile. Non siamo pedine da usare per giochi personali o campagne elettorali. Non posso accettare certe affermazioni, soprattutto da giovani e da donne”.

Prima del voto contrario, Nargi aveva già annunciato la nomina dell’assessore Alberto Bilotta come nuovo vicesindaco, segnale che la fascia tricolore fosse consapevole dell’ormai imminente disfatta.

Adesso si attende la diffida del Prefetto: sarà la seconda in meno di un anno dall’inizio della consiliatura. Da quel momento scatterà il countdown: 20 giorni per approvare il bilancio, altrimenti sarà scioglimento del Consiglio comunale e nomina di un commissario prefettizio. Una prospettiva sempre più concreta, dato che al momento appare quasi impossibile per la sindaca rimettere insieme una maggioranza numerica.

Capolinea, quindi, per un’amministrazione durata meno di 12 mesi. Le urne, salvo colpi di scena, si riapriranno nella prossima primavera dopo la gestione commisariale.