Mercatini:bocciata Quattrograne, si sceglie il piazzale dello Stadio

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Avellino – Dopo un iniziale nulla di fatto di questa mattina, nel primo pomeriggio è stata individuata la soluzione. I mercatini rionali potranno occupare il suolo del piazzale antistante allo Stadio ‘Partenio’ ad eccezione del martedì e del sabato. “Abbiamo accolto le lamentele degli ambulanti – ha commentato l’assessore comunale alle Attività Produttive Nicola Micera – in merito alla delocalizzazione in località Acciani a Quattrograna. Forse hanno ragione. Sarebbe troppo lontano dal centro cittadino e rischierebbero di perdere la clientela. Ed ecco che, insieme al Comandante della Polizia Municipale Tirri e al dirigente del settore, abbiamo pensato alla destinazione dello Stadio. Tengo a sottolineare che si tratta di un’adozione provvisoria che deve ottenere l’ok della Giunta”. Insomma, la voce degli ambulanti sembrerebbe essere stata accolta… intanto in città da inizio settimana non ci sono più. Via Cotone, Via Di Pietro e Via Marsico sono state ‘spogliate’ dalle bancarelle dei generi alimentari dopo il blitz dell’Asl che ha evidenziato l’assenza dei più elementari requisiti igienico-sanitari. Requisiti fondamentali per poter vendere frutta e verdura all’aperto. La decisione assunta dalla Giunta Galasso, quale conseguenza degli accertamenti dell’Azienda Sanitaria Locale, ovviamente ha sollevato le proteste degli ambulanti possessori di regolari autorizzazioni. Da anni gli stessi venditori chiedono al Comune un’area attrezzata. Hanno più volte sollecitato l’applicazione della normativa ma non si sarebbero mai aspettati che da un giorno all’altro venisse loro vietata la vendita. Intanto sulla questione è intervenuta anche la Procura della Repubblica di Avellino che ha avviato una serie di accertamenti sulla regolarità delle autorizzazioni e quindi, in caso di trasgressioni, non si possono escludere multe e sequestri. In attesa della decisione della Giunta Galasso sulla delocalizzazione nel piazzale antistante allo Stadio, gli ambulanti sono preoccupati: in queste ore non solo non lavorano ma è anche a rischio deperimento la merce acquistata. (di Emiliana Bolino)

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