Giovedì 1 luglio, alle 19, è prevista la presentazione del libro “Memorie dal cratere. Storia Sociale del Terremoto in Irpinia” (Editpress 2020) di Gabriele Ivo Moscaritolo. Il testo, frutto di un lungo lavoro di ricerca, affronta lo studio del sisma attraverso una prospettiva originale che intreccia testimonianze orali e documentazione d’archivio. L’appuntamento presso il Castello d’Aquino – Caffè Letterario di Grottaminarda. A discutere insieme all’autore ci saranno Giulio D’Andrea (giornalista), Simone Valitutto (antropologo) e Marina Brancato (antropologa).
Gabriele Ivo Moscaritolo ha conseguito il Dottorato in Scienze Sociali e Statistiche presso l’Università Federico II di Napoli dove ha collaborato con l’Archivio Multimediale delle Memorie. Da sempre interessato al tema della memoria e all’esperienza delle popolazioni colpite da catastrofi naturali, fa parte del gruppo di ricerca sul post sisma dell’Italia centrale “Emidio di Treviri” ed è membro del direttivo dell’AISO (Associazione Italiana Storia Orale).
A quarant’anni dall’evento spartiacque una nuova prospettiva per leggerne la storia è possibile ed è quella che dà voce all’esperienza degli abitanti, testimoni diretti della furia della natura ma anche delle intense trasformazioni che hanno attraversato i territori. Racconti, giudizi e interpretazioni dei protagonisti si intrecciano con la documentazione ufficiale svelando le vicende di Sant’Angelo dei Lombardi e Conza della Campania, due centri del “cratere” accomunati da una distruzione pressoché totale dell’abitato ma che hanno compiuto due scelte opposte per la ricostruzione.
Recuperare o rifondare? È a partire da questo dilemma che si snodano due storie impervie ma allo stesso tempo affascinanti in cui l’esperienza soggettiva incrina la memoria nazionale degli eventi restituendoci una visione più complessa e articolata di un momento cruciale della storia italiana.