Nonostante la tregua, l’Irpinia continua a ‘crollare’. La città capoluogo è stata fortemente danneggiata: le strade si sono trasformate in percorsi ad ostacoli e tanti sono stati i disastri soprattutto nelle contrade. Disagi che vengono segnalati anche dal consigliere della Sesta Circoscrizione cittadina, Luciano Lubrano, “…l’arteria che costeggia lo Stadio Partenio è diventata un lago artificiale e per percorrerla, soprattutto in altri tratti, ci vorrebbero i fuoristrada oppure i gommoni. Per non parlare di Via Capozzi: all’altezza dell’Ufficio Postale si sono aperte più voragini che creano disagi non solo agli automobilisti ma anche ai pedoni. Dov’è il Comune? L’Ufficio Tecnico dell’Assessorato ai Lavori Pubblici attende la tragedia per intervenire? E possibile mai che tali disservizi vengono notati solo dai cittadini? Forse gli addetti ai lavori hanno gli occhi bendati perché altrimenti non si spiegherebbe il mancato e tempestivo intervento di sistemazione”. Dure le accuse di Lubrano ma, come egli stesso sottolinea, sono solo “…le rimostranze raccolte in strada”. Ed in attesa dell’apertura dei ‘cantieri’, buone notizie giungono da Quindici e dai comuni alluvionati nel maggio 1998: permane sì lo stato di ‘preallarme’ ma dal Coc e dalla Protezione Civile informano che, fortunatamente, i pluviometri indicano una graduale diminuzione dei livelli e non si escluderebbe, laddove non ci dovessero essere nelle prossime ore nuove precipitazioni, che possa rientrare il ‘codice giallo’. Intanto, persiste lo stato di criticità a Forino: nella tarda serata di lunedì il Sindaco Pasquale Nunziata ha emesso due ordinanze di sgombero per quelle abitazioni, principalmente ricadenti in Via San Nicola – località Peschiera, totalmente invase dalla pioggia.
“Nonostante il provvedimento – commenta il primo cittadino – i nuclei familiari hanno deciso di non abbandonare le proprie case. Sono stato con loro fino a notte inoltrata ma, purtroppo, non sono riuscito a convincerle”.
Quale è l’attuale situazione?
“Siamo in piena emergenza. Uno stato dell’arte da ‘codice rosso’. Ormai il livello dell’acqua raggiunge il metro e mezzo e, purtroppo, nonostante i canali e gli ‘inghiottitoi’ naturali, il deflusso dell’acqua non riesce ad abbassarsi. Siamo totalmente immersi nella pioggia e se le perturbazioni dovessero riprendere non so cosa potrebbe accadere”.
Nel frattempo cosa state facendo per fronteggiare l’emergenza?
“Abbiamo allestito all’interno della scuola elementare di Celzi un vero e proprio campus per accogliere, qualora fosse necessario, tutti gli sfollati. Inoltre, è stata già costituita una squadra che sarà impegnata nel ripristinare tutte le abitazioni inondate”.
Perché puntualmente a Forino scatta l’emergenza?
“Nonostante le ripetute richieste di interventi, nulla o poco è stato fatto in materia di dissesto idrogeologico. Periodicamente chiediamo e sollecitiamo l’avvio di una fase progettuale di ampio respiro ma… le promesse rimangono solo parole”.
Cosa augura alla sua cittadinanza?
“Che smetta di piovere altrimenti…”.
Da Forino a Pietrastornina… stesso copione… I Vigili del Fuoco, i tecnici dell’Ente Provincia ed i Carabinieri della Compagnia di Avellino sono dovuti intervenire per uno smottamento franoso. Dalla parete rocciosa si sono staccati massi e detriti che hanno invaso la Strada Provinciale 374 che collega il comune di Pietrastornina a Roccabascerana. E’ stato solo per un caso che non si sono registrati né feriti né danni agli automobilisti.
Insomma, l’Irpinia fa… acqua da tutte le parti! (di Emiliana Bolino)
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