Inchiesta Alto Calore, il Gip rigetta la richiesta di revoca per Ciarcia e Trasi

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Niente revoca per le misure interdittive nei confronti di Michelangelo Ciarcia e Pantaleone Trasi, il primo amministratore unico dell’ Alto Calore ed il secondo addetto alla segreteria del presidente, raggiunti pochi giorni fa da una misura interdittiva nell’ambito dell’inchiesta sui corsi fantasma presso l’ente che gestisce il servizio idrico in Irpinia ed una serie di comuni del Sannio.

Il Gip del Tribunale di Avellino Francesca Spella ha infatti firmato un’ordinanza di rigetto della richiesta di revoca o attenuazione presentata dai difensori dei due indagati, gli avvocati Nello Pizza e Marino Capone. All’esito degli interrogatori di garanzia svolti ieri, i sostituti procuratori Luigi Iglio e Vincenzo Russo, i magistrati che coordinano le indagini dei militari del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Avellino, avevano espresso parere contrario alla revoca. Il nodo resta quello della facoltà dei commissari giudiziali di intervenire sulle attività ordinarie e straordinarie dell’ente di Corso Europa. La vicenda ora passerà sicuramente all’attenzione del Tribunale del Riesame di Napoli.