Immigrazione: tre giornate per ricordare con studiosi e politici

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Avellino – L’immigrazione è un tema senza tempo, una piaga sociale che rappresenta un problema controverso e difficile da analizzare che ha interessato in particolare il nostro territorio nel primo dopoguerra. Ma quali sono state le cause e perché il fenomeno ha interessato in particolare il Mezzogiorno? A questa domanda cerca di rispondere il Centro Guido Dorso con un convegno dal titolo “Memorie di un esodo. L’emigrazione nell’Italia Repubblicana” per far luce su un fenomeno che ha riguardato in particolare il mezzogiorno d’Italia, studiarne le cause e ricondurlo ad un contesto storico difficile per il sud Italia. Il convegno promosso da Toni Ricciardi, componente del comitato scientifico dell’Orientale di Napoli, avrà luogo ad Avellino presso l’Hotel de la Ville in via Palatucci dal cinque al sette giugno, e vedrà la partecipazione del Sindaco di Avellino Giuseppe Galasso, della Presidente della Provincia di Avellino Alberta De Simone, del Vicepresidente della Provincia di Avellino Giovanni Colucci, dell’ Assessore all’Emigrazione della Provincia di Avellino Walter De Pietro, del Presidente del Centro Dorso Antonio Maccanico e dei parlamentari Franco Narducci ed Enzo De Luca. La tre giorni vedrà interventi autorevoli di esperti internazionali come Luigi Mascilli Migliorini dell’Università di Napoli “L’Orientale”, Emilio Franzina dell’Università di Verona, Corrado Bonifazi dell’Irpps del Cnr di Roma, Enrico Pugliese dell’Università di Napoli Federico II, Maddalena Tirabassi del Centro Altreitalie, Fondazione Agnelli di Torino e tra gli altri giovani studiosi, quali Roberto Sala della Libera Università di Berlino, che per la prima volta si confronteranno sulle varie facce dell’emigrazione italiana degli ultimi cinquant’anni. “La Campania, e in essa la provincia di Avellino,- dichiara il promotore del convegno Toni Ricciardi – ha rappresentato uno dei principali bacini del fenomeno migratorio. L’iniziativa assunta dal Centro Guido Dorso si propone di rileggere quella esperienza in una prospettiva più vasta, superando la classica distinzione tra migrazioni interne ed emigrazioni all’estero. In particolare essa intende affrontare il tema del ruolo avuto dall’Italia repubblicana nelle migrazioni del lavoro che divisero l’Europa occidentale in una sfera sud di emigrazione ed in una nord di immigrazione.” Al centro della prima giornata di studio che avrà inizio alle ore 9.30, ci sarà lo scenario politico ed economico che nel dopo-guerra fu causa dell’esodo emigratorio che spinse migliaia di meridionali ad emigrare verso il triangolo industriale e nei paesi d’oltralpe. Venerdì 8 giugno la giornata si aprirà sempre alle ore 9.30, ma saranno analizzate le zone d’esodo e le aree d’immigrazione. Il dibattito riprenderà alle ore 15. 30 per discutere nello specifico della situazione meridionale. Il convegno che si chiuderà nella giornata di sabato,avrà inizio alle ore 9.30 del mattino e sarà dedicata alla memoria e le immagini dell’immigrazione.

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