Il Mercatone torna “libero”: dissequestrata l’area parcheggio. Dopo le illusioni del passato, le attese del futuro…nelle mani dei privati

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Dopo un anno e tre mesi circa, il Mercatone di Avellino ritorna alla “libertà”: è stato dissequestrato anche se a metà su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari Daniela Corrucci che ha accolto la richiesta avanzata dall’Amministrazione comunale. A togliere i sigilli all’area sottostante la mega struttura di Via Ferriera sono stati i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino: al tanto atteso evento erano presenti non solo il Sindaco Pino Galasso e l’assessore comunale alla Mobilità Lino Pericolo ma, anche, tanti curiosi. Come ha spiegato l’assessore Pericolo, il Comune aveva presentato richiesta di dissequestro per quell’area dove nasceranno nuovi parcheggi. Sigilli tolti, ora si procederà nei prossimi giorni a ripulire e sistemare l’area restituendola ai cittadini e agli automobilisti: l’area dissequestrata, infatti, restituirà al capoluogo circa 300 posti auto che l’assessore Pericolo giudica come una autentica ed importante boccata di ossigeno.
Erano le 11.19 del 4 dicembre 2003, ricordiamo, quando a sirene spiegate i Carabinieri guidati dall’allora Tenente Pasquale Saccone giunsero davanti all’ingresso del Mercatone: dopo aver fatto allontanare gli ultimi venditori ambulanti rimasti, i militari ottemperarono all’ordinanza di sequestro emessa dal Pm Picciocchi. Un provvedimento che si rese necessario al fine di mettere a sicuro il cittadino. Il degrado e la fatiscenza del Mercatone, costruito con i fondi della L.219 per dare impulso alle attività commerciali del luogo, costituivano, un serio rischio per la pubblica e privata incolumità: non era solo luogo preferito da extracomunitari ma, anche, da malviventi pronti a devastare locali già fatiscenti solo per dare sfogo ad un capriccio. Il “gigante buono” era diventato una vera e propria “discarica a cielo aperto”. Cartoni, gomme di autovetture, elettrodomestici, che per mesi hanno fatto da “legna” per appiccare incendi. E per non dimenticare i locali interrati che erano diventati il “covo” dei tossicodipendenti e luogo di ritrovo per pusher ed clienti. Le siringhe ritrovate ne erano una prova.
Oggi il Mercatone è nuovamente “libero” ma solo parzialmente… La città di Avellino ricorda ancora le promesse scaturite all’indomani della sua inaugurazione. Una cattedrale…nel deserto che purtroppo non è decollata . Ora si discute sul suo destino, come tante altre opere pubbliche finanziate con i fondi del terremoto, ad. esempio il mai decollato mattatoio comunale di Atripalda di Contrada Valleverde che verrà messo in vendita ai privati…

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