CIAO RUSSIA, AL VIA PIANO DI PROMOZIONE STRAORDINARIA. ANCHE LA CAMPANIA PROTAGONISTA

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Oltre 50 eventi, investimenti per 40 milioni di euro
si punta a un interscambio superiore ai 18 miliardi di euro
Tre linee di indirizzo: investimenti, internazionalizzazione distretti, conquista nuove aree

Dalla Cina alla Russia. E sempre con l’Italia protagonista. Quest’anno, dopo il successo del progetto Marco Polo che ha visto nel 2004 oltre 150 eventi del made in Italy conquistare il paese asiatico, l’attività di promozione straordinaria si concentrerà interamente sulla Russia. Un piano, presentato oggi alle istituzione russe dal Vice Ministro alle Attività Produttive con delega al Commercio Estero, on. Adolfo Urso che prevede un investimento del Ministero di 15 milioni di euro, a cui partecipano con altri fondi anche 10 regioni italiane, enti pubblici e privati. “Tra queste – ha detto il vice ministro – anche la Campania, che parteciperà al BYT Italia di Ekaterinburg e ai workshop tecnologici su settori come aerospazio, Itc, telecomunicazioni e materiali innovativi’’. Piu’ in generale, oltre 40 milioni di euro per lanciare e promuovere 50 manifestazioni tricolori: dall’arte al design, dalla musica alla gastronomia, dal cinema allo sport. Ma anche sfilate di moda, una missione spaziale congiunta e la rassegna “Mito e Velocità” a Mosca a gennaio 2006 in occasione dell’inaugurazione del nuovo maneggio che chiuderà il programma straordinario.
“Dopo ‘Marco Polo’ è la volta di ‘Ciao Russia’ – ha spiegato il Vice Ministro – un’attività di promozione straordinaria che prevede anche il supporto del Ministero degli Esteri e dell’Ice e che sarà presentato in Italia con una conferenza stampa congiunta con i ministri Marzano e Fini. Il nostro obiettivo è di rafforzare la nostra presenza mettendo in campo le ‘quattro A’ del nostro Made in Italy: arredamento, abbigliamento, automazione e agroalimentare. Puntiamo a raggiungere un interscambio con la Russia di oltre i 18 miliardi di euro”. Nel 2004 il flusso commerciale italo-russo ha superato i 14,5 miliardi di euro, registrando una crescita di oltre il 21%. Le esportazioni italiane verso la Russia sono aumentate di circa il 27%, ma la produzione delle aziende italiane che hanno stabilimenti in Russia cresce ancora di più, nell’ordine del 25-30%, con punte fino al 50%.
In particolare sono tre le linee di indirizzo: investimenti, internazionalizzazione distretti e la conquista di nuove aree. “Nel primo caso abbiamo creato un fondo ad hoc, gestito dalla Simest, di 70 milioni di euro per favorire la nascita di jont venture con il capitale pubblico che può arrivare fino al 49%”. “Sul fronte dei distretti” ha proseguito Urso “oggi siamo presenti con la Merloni a Lipetsk, nel settore metallurgico a Ekaterinenburg, con la Duferco per i semilavorati in acciaio. Ma altri distretti dovrebbero nascere nelle regioni di Mosca e San Pietroburgo per iniziativa della Federlegno nel settore dell’arredo e dell’Anci nel settore calzaturiero”.
“Infine” ha concluso il Vice Ministro “con questo progetto ‘Ciao Russia’ contiamo di promuovere il made in Italy verso quei 10 milioni di cittadini russi, considerati ricchi, che hanno un reddito pro capite mensile di oltre 700 dollari.

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