Il dottor De Feo: “Al Pronto Soccorso il corto circuito è inevitabile”

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Avellino – “Al Pronto Soccorso del ‘Moscati’ il corto circuito è inevitabile”!. E’ la lapidaria ma significativa dichiarazione del responsabile del Pronto Soccorso, il dottor Vittorio De Feo. “Il sit-in e la richiesta, ottenuta, di incontrare il direttore generale Luigi Giordano sono mossi dai recenti casi di violenza e di prevaricazione di cui è stato vittima, la scorsa settimana, il dottor Schettino del 118. episodi che hanno fatto superare i limiti di sopportazione del personale che, da tempo, – spiega De Feo – è costretto ad operare in locali inidonei ed in condizioni ambientali non sostenibili”. In una relazione sull’attività del Pronto Soccorso del “Moscati”, relativi agli anni 2003 – 2004, è fin troppo chiaro il disagio crescente. L’incremento dei pazienti geriatrici con continue e frequenti necessità di ricovero. L’avvio del “118” e del “Saut” che amplifica la raccolta dei malati sul territorio facendoli confluire in un unico collettore, per l’appunto il Pronto Soccorso, ormai non più adeguato all’aumento delle prestazioni richieste. L’uso improprio dell’accesso al Pronto Soccorso anche per patologie di pertinenza esclusiva dell’assistenza territoriale delle Aziende Sanitarie Locali. Il by-passaggio degli ospedali di riferimento da parte dei cittadini residenti anche in altre province e distretti. L’aumento di patologie di urgenza ed emergenza legato all’incidenza delle malattie vascolari, con necessità di interventi rianimatori, cardiologici e neurologici. L’utilizzo del Pronto Soccorso per patologie non di urgenza o di emergenza. Sono questi solo alcuni elementi del corto circuito al “Moscati”. A questi, infatti, si aggiunge come ha dichiarato il dottor Gianfranco Turris “…si associa la cronica indisponibilità di posti letto, il numero non congruo del personale medico, infermieristico ed ausiliario ed ancora la inadeguata disponibilità di spazi nella struttura del Pronto Soccorso”. Nel rapporto si evince, chiaramente, il corto circuito della struttura d’emergenza di Viale Italia: i pazienti afferenti al Pronto Soccorso sono stati 45.054 nel 2003 contro i 47.480 del 2004; le prestazioni-consulenze sono state 49.911 del 2003 e 58.122 del 2004; ben 14,69% sono stati i pazienti ricoverati nel 2003 contro il 14,65 % nel 2004. Insomma chiaro l’aumento, pari a 2.426, degli accessi con le conseguenti carenze del personale ausiliario addetto al trasporto degli ammalati, la continua sottrazione e distrazione degli infermieri dal loro compito di assistenza al malato in Pronto Soccorso con aumento delle lamentele da parte dell’utenza. Il Pronto Soccorso, dunque, è saturo, inadeguato ed è per questo che gli addetti ai lavori hanno deciso di riunirsi in sit-in presso la Città Ospedaliera. Hanno manifestato il loro disagio ed hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il direttore generale Luigi Giordano. (Emiliana Bolino)

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