Gli avvocati penalisti hanno deciso per il 2 dicembre 2008 alle ore 10.30 l’astensione dalle udienze e nel contempo proclamano un’assemblea degli iscritti per individuare ulteriori forme di protesta. Tale decisione è con esclusivo riferimento agli uffici giudiziari che afferiscono al Tribunale di Avellino, vista la situazione organizzativa in cui versa l’amministrazione della giustizia penale in Avellino. In un comunicato a firma del presidente Avv. Luigi Petrillo e del segretario avv. Giuseppe Saccone si mette in evidenza di come “E’ in avanzata fase di “smantellamento” l’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari, dal momento che uno dei tre giudici ivi addetti – tutti di provata affidabilità e terzietà – è già stato destinato ad altro incarico e gli ultimi due sono in procinto di raggiungere altra sede. La Procura della Repubblica è già priva dell’ apporto di due magistrati – l’uno distaccato presso altra sede, l’altro in congedo – mentre la III commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha già deliberato il trasferimento a Salerno del Dott. Vittorio Santoro, alla cui indiscussa professionalità e dedizione erano affidate delicatissime e complesse indagini che, in conseguenza di ciò subiranno grave ritardo nella definizione: conseguentemente la Procura della Repubblica opererà con un organico ridotto di 1/3. Infine la composizione dei collegi penali, a causa di prevedibili modifiche tabellari, a loro volta determinate da ulteriori – già deliberati – trasferimenti, subirà nuovi stravolgimenti, con conseguente ulteriore dilatazione dei tempi di definizione dei dibattimenti”. Per quel che concerne il piano logistico i due penalisti rilevano che “le aule ove si svolgono le udienze monocratiche e collegiali sono dotate di arredi fatiscenti e non conformi alla vigente legislazione in materia di sicurezza sul lavoro; l’illuminazione è del tutto insufficiente e ciò rende impossibile o, comunque, alquanto disagiata la celebrazione delle udienze pomeridiane; I difensori non hanno banchi sufficienti nelle aule ove si celebrano le udienze monocratiche (in particolare l’aula B); i banchi presenti non sono dotati di un sufficiente numero di microfoni e quelli in uso risultano alimentati con impianti elettrici privi delle caratteristiche previste dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro; l’aula della Corte di Assise è mal riscaldata d’inverno e torrida d’estate; i muri di tutte le aule sono sporchi, così come quelli dei vani ove i testi attendono la loro chiamata, rimontando probabilmente l’ultima tinteggiatura eseguita all’epoca dell’ entrata in funzione del palazzo di giustizia; i servizi igienici situati al piano delle udienze penali sono spesso fuori uso e sempre maleodoranti; complessivamente tutti gli ambienti cui ha accesso l’utenza della giustizia penale appaiono degradati, non manutenuti e, in ogni caso, indegni dell’esercizio dell’alta funzione cui essi sono destinati”. Un quadro di enorme disagio per coloro che devono svolgere il proprio lavoro. Le inadeguatezze logistiche sono stato oggetto, inoltre anche di ripetute segnalazioni da parte della Camera Penale Irpina.
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