Oggi giornata internazionale dell’infermiere. Il Nursind, con il segretario territoriale Romina Iannuzzi ed il segretario aziendale Rosapane Michele, attacca: “Nella nostra provincia gli infermieri continuano a sostenere carichi di lavoro elevati. Di fatti, rispetto al periodo prepandemico, le condizioni di lavoro sono ulteriormente peggiorate. Ci ritroviamo con una medicina territoriale totalmente inesistente anche e soprattutto a causa dei tagli imposti dalla politica regionale”.
“Gli infermieri irpini e campani operano in un sistema sanitario regionale tra i peggiori d’Italia dove non vengono attualmente garantiti i minimi Lea. Viviamo una realtà drammatica fatta di pronto soccorso perennemente sovraffollati, liste d’ attesa schizzate alle stelle, rapporto tra posti letto e abitanti tra i peggiori d’Europa. Andava introdotta la figura dell’infermiere di famiglia ma ad oggi in tutta la regione non c’è traccia di questa figura professionale”.
“Sul tema delle stabilizzazioni il personale che ha i requisiti non sarà neanche sufficiente a coprire i vuoti d’organico negli ospedali e sul territorio. La professione infermieristica va resa appetibile per incentivare i giovani ad intraprenderla, soprattutto bisogna migliorare le condizioni di lavoro attualmente insostenibili. La politica ne prenda coscienza: senza infermieri non c’è salute”.