Botti di fine anno… non bruciare la vita, pericolo anche per l’ambiente

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Renato Spiniello – “Il futuro è nelle tue mani, non bruciare la vita” questo il motto con cui diverse città e comuni italiani, su tutti quelli del napoletano, tra San Giorgio a Cremano e Casamarciano, stanno tappezzando lo Stivale con manifesti atti a sensibilizzare la sicurezza sugli spettacoli pirotecnici, con cui si è solito salutare il vecchio anno e festeggiare l’inizio del nuovo. A San Giorgio sono stati addirittura vietati dal sindaco Giorgio Zinno, mentre a Portici è stata abolita la vendita ambulante su tutto il territorio del comune.

Lo scorso anno il bilancio dei feriti è stato di 251 persone, in netto calo rispetto ai 361 del 2013, tanti anche i ferimenti causati da armi da fuoco, mentre fortunatamente non si contano vittime. Le denunce e gli arresti per vendite illegali sono state rispettivamente di 250 i primi e 45 i secondi. Circa una decina furono invece gli incidenti nel territorio avellinese.

Per contenere il numero di vittime di questo tipo di incidenti, ogni anno l’Arma dei Carabinieri promuove una campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta soprattutto ai più giovani, ma non solo. L’uso incauto dei fuochi d’artificio del genere legale può produrre lesioni gravi, come ustioni al viso e alle mani, oltre a danni alla vista; l’uso invece di artifizi pirotecnici illegali, in considerazione della loro elevata potenza (al loro interno si trova una miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio, con l’aggiunta di alluminio) può provocare danni anche peggiori. L’attivazione di questi determina infatti esplosioni di notevole intensità e di elevata dannosità e talvolta può dar luogo anche alla perdita totale di arti, dell’udito e della vista.

In varie operazioni di sequestro da parte dei Carabinieri, l’involucro di questi fuochi illegali è risultato essere di plastica e ciò ne fa aumentare ancor più il pericolo, per la frammentazione di schegge non rilevabili ai raggi X, che ne equiparano gli effetti ad una bomba da guerra. Inoltre un rischio maggiore deriva dall’uso di “botti”, prodotti prevalentemente in Oriente, venduti a basso costo e senza etichette, che spesso manifestano un’esplosione anticipata o addirittura lo scoppio della batteria senza far partire un unico colpo.

“Per festeggiare l’arrivo del nuovo anno basta un solo botto, quello di una bottiglia di spumante” ha commentato a riguardo Pasquale Petruzzo, Presidente di Fare Verde Avellino, che poi continua: “Secondo alcune ricerche durante la notte di Capodanno vengono immesse nell’atmosfera ingenti quantità di polveri inquinanti, pericolose non solo per l’ambiente ma anche per l’uomo e gli animali. Oltre ai danni causati da scoppi accidentali di botti, il primo dell’anno nelle città si supera il limite di legge di 50 microgrammi al metro cubo fissato per il PM10, con un valore, a seconda delle città, da doppio a triplo rispetto alla media del periodo. Quindi a causa dell’aumento delle polveri sottili in questo giorno, i soggetti maggiormente a rischio come gli asmatici, gli allergici o tutte quelle persone che soffrono di patologie respiratorie, corrono inconsapevolmente rischi elevati”.

Tali azzardi riguardano quindi anche impatti ambientali, in una società civile come la nostra basterebbe un po’ di buon senso in più per evitare questi pericoli: il botto dello stappo di uno spumante, come suggerisce Petruzzo, o le lanterne cinesi, come quelle distribuite ai propri concittadini dal sindaco di Casamarciano, Andrea Manzi; le soluzioni più accreditate.

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