FOTO/ Letta: “Il Pd riparta dal Sud. Province? Completo pasticcio”

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Avellino – “Si riparte dal Sud”. Così Enrico Letta, vice segretario nazionale del Pd, intervenuto ad Avellino per la chiusura della campagna elettorale pro Bersani alle primarie del centro sinistra. “Dobbiamo scardinare – ha continuato Letta all’auditorium della Camera di Commercio di piazza Duomo – la logica leghista che negli anni ha dominato, prediligendo le regioni del Nord a discapito del Mezzogiorno”.

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All’incontro con Letta hanno preso parte anche alcuni operai della Irisbus che hanno portato all’attenzione dell’ex Ministro la vertenza Irpinia: “Lamentiamo da tempo una grave disattenzione di fondo sulla questione del lavoro e dell’industria in Italia – ha ribattuto Letta – Non è più pensabile che la mano invisibile del mercato possa risolvere tutto. Non è così. L’Irisbus è una vicenda tra le più indicative in questo senso, una questione che sta lacerando il paese come con l’Alcoa e l’Ilva. Crediamo – ha aggiunto – che per la Irisbus non sia giunto il momento di alzare bandiera bianca. Lavoreremo, quando saremo al Governo, con il coltello tra i denti perché si riparte dal lavoro come presupposto fondamentale”.

Province. Come in Campania con Avellino e Benevento, anche in altre regioni d’Italia altri campanili sono alle prese con la battaglia per il capoluogo. In Toscana, Pisa e Livorno non si arrendono e proseguono a distanza la loro sfida per accaparrarsi il capoluogo della nuova provincia. E Letta, originario proprio di Pisa, spiega: “Credo che ci troviamo di fronte ad un completo pasticcio poiché non vi è risparmio reale. Il decreto di riordino delle Province ha solo creato problemi di identità territoriale in tutta Italia”.

Hanno partecipato alla serata, tra i vari, anche Nicola Mancino, Enzo De Luca, Giuseppe Galasso, Michele Iannicelli, Gianluca Festa, Nando Romano, Enzo Venezia, Antonio Di Nunno, Antonio Gengaro, Lello De Stefano, Silvio Sarno, Rosetta D’Amelio, Caterina Lengua Enzo Petruzziello, Enzo Amendola e Umberto Del Basso De Caro.

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