Adoc vicino a cittadini per taglio uffici postali

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L’ADOC, Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, associazione facente parte del sistema integrato dei servizi UIL, in merito all’avvenuta chiusura di alcuni uffici postali in provincia di Avellino, precisamente nei Comuni di Summonte, Pratola Serra, Ariano Irpino, Greci e Quaglietta ESPRIME la propria vicinanza e sostegno alle popolazioni interessate, condanna fermamente l’ennesimo taglio di servizi pubblici essenziali in Provincia di Avellino, ma allo stesso tempo invita le medesime popolazioni ad intraprendere forme di lotta più efficaci e penetranti, tenendo conto degli effettivi interessi economici di queste grandi aziende e del mutato quadro normativo in cui oggi viene svolto il servizio postale. La recente liberalizzazione del servizio postale, entrata in vigore nel mese di aprile dello scorso anno, riconosce la possibilità a tanti altri operatori privati di offrire i medesimi servizi di corrispondenza forniti dalle Poste Italiane. Lo stesso pagamento delle bollette può oggi essere effettuato telematicamente recandosi presso qualsiasi rivenditore autorizzato, servizio molto diffuso presso Bar e Tabacchi. La riscossione delle pensioni può o deve avvenire mediante accredito presso qualsiasi sportello bancario. Detto ciò, questa associazione invita le popolazioni interessate: a presentare formale reclamo al servizio clienti di Poste Italiane; a ritirare in blocco tutti i depositi postali aperti presso le sedi interessate ; ad usufruire del servizio postale offerto da altre aziende, eventualmente promuovendo l’apertura di nuovi uffici in loco (come prospettato da alcuni sindaci); a chiedere che la pensione venga accreditata presso limitrofi sportelli bancari; a pagare le bollette presso limitrofi centri telematici autorizzati. A scelte dettate solo ed esclusivamente da finalità di profitto, occorre rispondere con azioni che vanno ad incidere specificamente su tale interesse. L’ADOC è al fianco di queste popolazioni e si rende promotrice di una forte iniziativa di protesta, mediante l’invio di decine e, si spera, centinaia di reclami da recapitare presso gli uffici centrali di Roma.

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