Alfredo Picariello – I lavori a Santa Sofia stanno procedendo. Secondo il cronoprogramma, la stazione Hirpinia di Ariano dovrebbe vedere sfrecciare il primo treno dell’alta velocità nel 2026. Sembra un tempo lontano, ma invece bisogna fare presto. Si tratta di lavori complessi che richiedono settimane, mesi. Bisogna fare presto anche per approntare un’adeguata “cornice”, affinché l’importante opera pubblica non resti un contenitore vuoto, un’ennesima cattedrale nel deserto.
“Servono infrastrutture, soprattutto viarie, ed occorre mettere in campo una strategia utile per dotare la stazione della piattaforma logistica”. Due punti cardine sui quali l’Irpinia sta iniziando a ragionare e a trovare una quadra. Anche qui non bisogna perdere tempo. Anzi, in questo caso è come se di tempo non ce ne fosse. L’ultima data utile è il prossimo 30 giugno. Entro quel giorno, si deve avere in mano un progetto di piattaforma logistica. Che innanzitutto sia all’interno della stazione Hirpinia e non nell’area industriale di Valle Ufita, così come si era immaginato qualche anno fa. Inoltre, bisogna convincere i vertici di Ferrovie che lo scalo merci previsto attualmente, non è proponibile. L’Irpinia pensa a qualcosa di più grande, ad un hub itermodale.
Partirà, ad ore, un documento firmato da Confindustria Avellino, condiviso questa mattina ad un tavolo di confronto convocato appositamente dal numero uno di via Palatucci, Emilio De Vizia. Nero su bianco ci sono proprio queste richieste, da inviate a Regione Campania e Governo. Al tavolo c’era Francesco Todisco, consigliere del presidente De Luca per le aree interne. Toccherà a lui svolgere un importante ruolo di collegamento e di sintesi. C’erano i sindaci della Valle Ufita: Ariano Irpino, Grottaminarda, Melito Irpino, Frigento e Flumeri. C’era il presidente dell’Asi, Vincenzo Sirignano e c’era l’ex parlamentare del Pd, Luigi Famiglietti.
La strada è segnata: “E’ impossibile pensare ad uno scalo merci a latere della stazione”, afferma Sirignano. “Dobbiamo fare rete, tutti: i Comuni ma anche altri enti”, sostiene il sindaco della città del Tricolle, Enrico Franza. “Lo scalo merci deve diventare una piattaforma logistica”.