FOTO / Dall’Irpinia ad Aushwitz, il viaggio in Polonia nel segno della memoria di 19 neodiplomati

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Dall’Irpinia ad Aushwitz, il viaggio in Polonia nel segno della memoria di 19 neodiplomati. È durata tre giorni la forte e coinvolgente esperienza dei ragazzi, selezionati tra i migliori neodiplomati residenti nei comuni dell’Ambito A5, in Polonia, tra Cracovia e Aushwitz. Un viaggio organizzato dal Consorzio dei Servizi Sociali di Atripalda.

“Il tempo – osserva il Direttore Generale Carmine De Blasio al termine del viaggio – consuma e cambia ogni cosa. Questo vale anche per i luoghi dell’Olocausto, ma ancora di più rischia di valere per i ricordi, per la memoria. Solo le nuove generazioni possono far sopravvivere questo messaggio, di pace e umanità, quanto mai attuale in un momento in cui l’Europa è attraversata da una guerra inspiegabile”.

Un viaggio nella memoria con l’obiettivo di costruire una coscienza sociale migliore, affiancando le nuove generazioni in un percorso di crescita incentrato sul rispetto dei diritti e dei valori del genere umano: è stata questa la mission di un’iniziativa che ha vissuto, nei mesi precedenti, diversi momenti di preparazione. In particolare il confronto con Edith Bruck, sopravvissuta alla Shoah, che, in collegamento con gli studenti del Liceo Scientifico “De Capraris” di Atripalda e degli altri istituti superiori dell’Ambito A5, ha presentato il suo ultimo libro “Il Pane Perduto”.

I ragazzi coinvolti nel viaggio hanno successivamente avuto l’opportunità di confrontarsi con il giornalista e storico Nico Pirozzi che illustrato loro il contesto socio-politico che ha fatto da sfondo al terribile eccidio. Pochi giorni prima della partenza, infine, è stato proiettato il film “La zona grigia”, basato proprio sul tragico racconto di Auschwitz. Durante il soggiorno in Polonia i ragazzi hanno visitato il quartiere ebraico di Cracovia e due Sinagoghe, e conosciuto alcuni luoghi dei rastrellamenti operati dai nazisti. Toccante la visita alla fabbrica di Schindler, convertita in un museo dedicato al periodo dell’occupazione, dal 1939 al 1945, di Cracovia.
Presso il campo di concentramento di Auschwitz, simbolo universale dei lager per il terrificante numero delle vittime della follia umana, i ragazzi hanno ascoltato dalla voce di una guida il racconto della terribile esperienza dei deportati. Decisamente crudo e forte anche l’impatto con i resti dei crematori e dei capannoni utilizzati nel vicino campo di sterminio di Birkenau, altro luogo simbolo dell’Olocausto.

Durante il viaggio non sono naturalmente mancate tappe ed escursioni decisamente più leggere e piacevoli, come la visita della bellissima e accogliente Cracovia o di una delle più antiche miniere di sale al mondo, nella città di Wieliczka, nell’Area metropolitana di Cracovia, utilizzata per l’estrazione del sale dal XIII secolo al 1996.

Durante l’ultimo giorno del viaggio c’è stato anche spazio per un “fuori programma” a Cracovia, che ha coinvolto una locale Fondazione di volontari guidata da un italiano che, ogni giorno, accoglie profughi ucraini in fuga da una terribile guerra che si consuma a poche centinaia chilometri di distanza.

Una testimonianza forte che ha rimarcato l’importanza di restare uniti per un mondo
in pace, in cui non ci sia più spazio per guerre e violenze. Ai volontari della
Fondazione i ragazzi e il Consorzio A5 hanno voluto fare dono di una spesa di beni
primari.