Pasquale Manganiello – Taurasi, via Medaglie d’oro, zona centrale del borgo irpino. Il quartiere è abitatissimo e caratterizzato da numerose villette. L’aria, però, è irrespirabile. La dott. Cinzia Abate, residente a Modena, trascorre ogni anno le proprie vacanze in Irpinia. Dalla casa confinante alla sua un odore asfissiante di rifiuti. Vi abita un signore anziano che, secondo quanto denunciato, è un accumulatore impulsivo di immondizia. Vive senz’acqua né luce né gas, immerso nei rifiuti insieme al figlio.
“Passo ogni anno le vacanze a Taurasi – dichiara Cinzia, madre di tre figli, ad Irpinianews – già il 7 luglio scorso siamo andati in Comune per denunciare la situazione opprimente e ci hanno risposto che avrebbero provveduto. Quando siamo ritornati ad Agosto la situazione era ancora peggiore, le fogne erano rotte. Ho richiamato in Comune e mi hanno riferito che stavano preparando le pratiche. Ho chiamato l’Arpac e le Forze dell’Ordine che hanno constatato lo stato di abbandono e degrado in cui versava quella casa e quella famiglia. Nella giornata di ieri l’anziano si è accasciato nei pressi della nostra casa chiedendo aiuto perché stava male. Abbiamo chiamato il 118 che ha evidenziato come il signore avesse problemi di salute e versasse in uno stato di assoluto abbandono.
I carabinieri sono intervenuti dopo poco tempo ed hanno richiamato due ambulanze. Il medico ha anche lui constatato le condizioni ed ha ordinato il trasporto in ospedale.
Ribadisco, non si può vivere, anche per poco tempo, vicino ad una fogna a cielo aperto, una condizione malsana, tossica, intollerabile.
Una comunità ha il dovere di proteggere i propri cittadini, in particolare quelli più deboli e diversamente abili.”
Il Capogruppo della minoranza al Comune di Taurasi, Antonio Tranfaglia, evidenzia come il caso fosse stato sollevato circa 2 mesi fa anche dall’opposizione:
“La minoranza consiliare, il 4 luglio 2016, ha protocollato la richiesta di intervento del Comune per verificare la situazione in essere presso l’abitazione. La richiesta è stata inviata formalmente al sindaco, all’assessore alle politiche sociali e all’assistente sociale. Sappiamo che c’è stato un primo intervento del Comune che evidentemente non ha portato alla risoluzione di una situazione che, auspico, venga risolta quanto prima.”