QUINDICI- La Commissione straordinaria alla guida di Quindici dal marzo scorso (dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose) sblocca l’impasse legata al futuro dell’ ex maglificio nella villa confiscata al clan Graziano, da anni ormai abbandonato a se stesso dopo il flop dell’iniziativa imprenditoriale avviata nel 2014. La “terna” commissariale guidata dal Vicario della Prefettura di Matera Vincenzo Lubrano
e composta dal viceprefetto Sabrina D’ Angeli e dalla Dirigente di II Fascia Alessandra Pascarella, ha infatti dato il via libera al bando per l’assegnazione del bene confiscato, elaborato dall’area Urbanistica e Lavori Pubblici affidata dalla Commissione straordinaria all’ architetto Celestino Casalvieri. La Commissione straordinaria aveva gia’ approvato il regolamento comunale per I’uso dei beni confiscati, con una delibera del settembre scorso. Ad ottobre c’era stata un ulteriore atto, l’approvazione dell'””atto di indirizzo per l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata nella disponibilità dell’ente. Da qui e’ stata avviata una procedura ad evidenza pubblica relativa all’affidamento in concessione del bene confiscato che consiste in un immobile con annesso terreno al foglio in località Pezzalonga. Per la Commissione Straordinaria, come evidenziato nella delibera di consiglio, quella del “riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ad ogni forma di criminalità, non solo rappresenta un`occasione di sviluppo e di riscatto del tenritorio, ma rafforza il rutolo delle istituzioni nella prospettiva di un contrasto anche culturale alle mafie, posto che la sola esistenza di un bene confiscato attivo produttivo mostra una realtà differente che può svilupparsi e crescere anche in territori ostili”. C’è anche la volontà di procedere alla loro riassegnazione: ” è interesse di questo ente promuovere e valorizzare il riutilizzo beni confiscati, favorendo la gestione da parte delle Organizzazioni di volontariato, le Cooperative sociali ed il mondo del
terzo settore in genere, tutti soggetti che svolgono una funzione sociale, culturale solidaristica di fondamentale importanza per l’intera comunità” e soprattutto assegnarli nel pieno rispetto delle regole:
che l’affidamento dei beni in concessione deve avvenire nel rispetto dei principi di
trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento; che è,pertanto, necessario adottare un Regolamento comunale secondo le normative vigenti, al fine di disciplinare l’assegnazione e la concessione in uso dei beni confiscati alla
criminalità organizzata ed assegnati al Comune di Quindici, disciplinando le competenze,le procedure, le modalità,
criteri e le condizioni ai fini dell’utilizzo dei predetti beni nel rispetto dei surrichiamati principi”. Tra le finalità individuate dalla terna commissariale per il riutilizzo dei beni confiscati, anche quella legata all’emergenza abitativa. Nel Regolamento si fa infatti preciso riferimento al fatto che i “beni immobili confiscati alla criminalità organizzata facenti parte del patrimonio indisponibile dell’Ente che non siano destinati dalla Giunta comunale a finalità istituzionali, prioritariamente, sono concessi per il perseguimento di finalità sociali”. E c’è anche questa finalità legata all’emergenza abitativa: I beni che non sono destinati all’utilizzo per finalità istituzionali e per finalità sociali potranno essere utilizzati per fronteggiare l’ emergenza abitativa”.
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