Droga e armi nel box, il trentottenne resta in carcere: sostanze destinate allo spaccio

0
1512

Resta in carcere il trentottenne avellinese bloccato dagli agenti della Squadra Mobile con circa otto chili e mezzo di sostanze stupefacenti e due pistole con relativo munizionamento detenute illegalmente. Il Gip del Tribunale di Avellino Francesca Spella ha accolto la richiesta di convalida in carcere nei suoi confronti avanzata dal pm della Procura di Avellino Cecilia De Angelis. L’indagato ieri non aveva risposto alle domande del magistrato, avvalendosi della facolta’ prevista dalla legge. E quindi, dopo la convalida dell’arresto eseguito dagli agenti agli ordini del vicequestore Aurilia, e’ stata applicata la misura cautelare in carcere. Per il Gip Spella sono “pienamente sussistenti i gravi indizi di colpevolezza in ordine la delitto di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La compresenza di un dato ponderale significativo di droga, di diversa qualità, con bilancino di precisione perfettamente funzionante, con li materiale utile al suo contezionamento e alla suddivisione per dosi, oltre a quanto osservato dagli operanti nei giorni antecedenti all’arresto, induce a ritenere, infatti, che detta sostanza fosse destinata allo spaccio”. Stesso discorso per la detenzione delle armi: “anche in ordine alla detenzione di armi clandestine (tale dovendosi ritenere la pistola cal 22 marca P Beretta con matricola abrasa completa di caricatore, nonché al pistola cal 8 priva di matricola con canna modificata marca Kimar completa di caricatore) ovviamente in quanto non comprese negli elenchi normativi delle armi e non tracciate, in quanto dette pistole erano trovate in un garage nella disponibilità dell’indagato”. Molto probabile che la difesa, gli avvocati Alberico Villani e Nello Pizza, impegnino al Riesame la misura applicata dal Gip.