Avellino – “Non capisco come l’Amministrazione Provinciale, nella persona dell’assessore alla Programmazione Negoziata Eugenio Salvatore, enfatizzi il risultato ottenuto a Roma con cui, nell’ambito del Contratto d’Area del cratere è stata eliminata la penalità prevista in caso di mancato rispetto del piano di occupazione originario nei limiti del trenta per cento. Viene scongiurata anche la possibilità di revoca delle agevolazioni in caso di percentuali superiori al trenta per cento in meno di occupati rispetto alle previsioni originarie”. E’ quanto dichiara Franco D’Ercole, capogruppo di Alleanza Nazionale in seno al Consiglio regionale. In una nota, l’esponente di An scrive che “…pur comprendendo le motivazioni che hanno spinto il Ministero ad accogliere la proposta della Provincia, non posso non denunciare quanto questo risultato sia ‘pericoloso’ per l’economia dell’Irpinia. Tante erano le prospettive legate all’attuazione del Contratto d’Area, sia produttive sia occupazionali”. Per questo modo, a dire di D’Ercole, vengono tradite le attese di un territorio e di centinaia di giovani, a cui erano stati annunciati rilevanti incrementi occupazionali che non ci sono e non ci saranno. Anche le Organizzazioni Sindacali hanno espresso perplessità in merito e “…condivido tutti i dubbi legati ad un provvedimento che potrebbe costituire un ‘lasciapassare’ agli imprenditori che, dopo aver beneficiato delle risorse finanziarie, non avrebbero nessun vincolo ad effettuare le assunzioni previste. Sono d’accordo invece con la proroga per le iniziative che hanno uno stato di avanzamento superiore al 50 per cento dell’investimento programmato. In questo caso si tratta di un atto di responsabilità finalizzato a scongiurare il rischio che molti progetti possano fallire”.
Redazione Irpinia
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