Contrasto al lavoro irregolare, siglato protocollo d’intesa con l’Ispettorato del lavoro di Avellino. È il primo in Campania

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sindacati congiunti
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Le parti sociali – Cgil, Cisl e Uil – stipulano un protocollo d’intesa con l’Ispettorato del lavoro di Avellino per vigilare sulle cooperative che non rispettano la normativa vigente.

«L’intenzione – spiega il segretario generale della Cgil di Avellino Franco Fiordellisi – è quella di per realizzare un’azione efficace di contrasto al fenomeno delle cosiddette cooperative “spurie”, caratterizzate spesso dalla non corrispondenza ed effettività della fattispecie contrattuale individuata per i lavoratori e per i soci rispetto alle concrete mansioni svolte, unitamente alla mancata applicazione del trattamento economico complessivo previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro».

Tra i punti più importanti del documento ci sono l’aumento dei controlli nei confronti della tutela del lavoro nel settore degli appalti pubblici di servizi e forniture che riguardano il sistema della cooperazione, assicurando precipuamente il rispetto delle condizioni di legalità e di contrasto alle infiltrazioni criminali; con riguardo alla procedura di affidamento di contratti pubblici, principi cardine sono l’integrale rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente nonché nelle previsioni normative in materia di regolarità contributiva e della relativa documentazione unica (Durc).

Nei limiti consentiti, «sarebbe auspicabile privilegiare l’utilizzo della procedura negoziata, tenuto conto che la scelta degli operatori economici deve basarsi, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità, trasparenza e rotazione – nonché della vigente normativa in materia – su criteri di attestata regolarità e comprovata serietà, unitamente alla rilevata qualificazione e adeguatezza delle risorse umane, strumentali, logistiche ed organizzative dell’operatore economico». Altro punto importante del protocollo quello in relazione alla valutazione delle offerte anomale «qualora si avvalgano del criterio di aggiudicazione del massimo ribasso» e «di ribassi anomali» in questi casi «è auspicabile che le stazioni appaltanti escludano dagli elementi di ribasso sia il costo della manodopera che i costi della sicurezza sul lavoro». Infine, «le stazioni appaltanti devono adempiere agli impegni economici assunti nel confronti degli operatori economici, rispettando le scadenze di pagamento».

«Questo – conclude Fiordellisi – è il primo protocollo del genere siglato in Campania ed è importante per combattere le cooperative spurie, il dumping contrattuale e il lavoro cosiddetto grigio che sta creando molti problemi. Il documento siglato, con gli altri protocolli già in essere, offre strumenti importanti per la tutela di lavoratrici e lavoratori anche nella prevenzione di fenomeni di illegalità».