Proclamato lo stato di agitazione del personale dipendente del Consorzio ASI. Sono Licia Morsa, Segretaria Generale della Fp Cgil, e Gaetano Venezia, Segretario Generale della Uil Fpl, ad intervenire attraverso una nota congiunta.
“Nella riunione sindacale tenutasi lo scorso 28 luglio, convocata su richiesta di parte sindacale, a seguito dei ritardi nei pagamenti delle retribuzioni ed oneri previdenziali dei dipendenti del Consorzio ASI di Avellino, apprendavamo, dal Presidente e dal consulente già incaricato, che l’ente stava vivendo una crisi economica “disastrosa” e che la soluzione prospettata sarebbe stata appunto quella di una riduzione del costo del personale”.
“Responsabilmente, a tutela dei dipendenti, le OO.SS. provinciali Fp Cgil e Uil Fpl, nel dichiarare la propria disponibilità a condividere un eventuale percorso con l’apertura di un fattivo confronto, e al fine di verificare ed accertare realmente quanto comunicato dal legale rappresentante consortile, richiedevano preliminarmente, che l’ente mettesse immediatamente a disposizione tutta la documentazione contabile e non solo, indicata nel dettaglio nel verbale di seduta (tra l’altro ad oggi, non ancora pervenuto a queste Organizzazioni) mirata ad una prima ed ampia valutazione del quadro finanziario/organizzativo/gestionale, ricordando nel contempo che i dipendenti sono stati, ad oggi, gli unici ad aver già subito un notevole sacrificio economico, attraverso il taglio totale del salario accessorio avvenuto nel giugno 2017. E che, tra l’altro, dopo tale misura, non vi è stata nessuna traccia positiva gestionale di tale notevole risparmio o di obiettivi concreti di risanamento raggiunti”.
“Dopo una serie di rinvii per impegni istituzionali da parte del legale rappresentante dell’ente consortile, soltanto lo scorso 4 novembre, ci venivano trasmessi, in vista del secondo incontro fissato per l’8 novembre 2022 (paradossalmente dopo circa tre mesi e rispetto alla documentazione richiesta) solo ed unicamente i bilanci di esercizio relativi agli anni 2019, 2020 e 2021. Con note e diffide del 5 novembre, la Federazione Uil Fpl e la Rsu del Consorzio ASI di Avellino, in virtù del perdurante inadempimento e non essendo in condizione di conoscere e poter accertare e verificare concretamente la situazione economica/gestionale dell’ente, nonchè l’origine della presunta “crisi economica disastrosa” paventata dal Presidente, al fine di tutelare le ragioni ed i pieni diritti del personale dipendente, il quale ad oggi continua inverosimilmente a subire ritardi e il mancato pagamento delle retribuzioni, richiedevano nuovamente e formalmente la documentazione già richiesta riservandosi, nel contempo, di attivare le opportune e necessarie azioni e misure e le procedure normativamente previste, tese a tutelare i dipendenti tutti”.
“Pertanto, denunciamo l’atteggiamento assunto dall’Amministrazione, che ad oggi non solo non ha fornito dopo oltre tre mesi la documentazione richiesta per i relativi accertamenti anche gestionali, ma non provvede al regolare pagamento degli stipendi ed oneri previdenziali del personale dipendente. Detta situazione non è più sostenibile, né tollerabile. Per tutti questi motivi, abbiamo così deciso di proclamare lo stato di agitazione del personale e di rivolgerci direttamente al Prefetto”.